giovedì 14 maggio 2009

LO TZUNAMI CONTINUA... RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO..


UNA QUESTIONE DI CUORE
Caro Luciano, la solidarietà, la condivisione e il sostegno ai colleghi in difficoltà. Questi erano i principi cardine per i quali con entusiasmo ho aderito al SILP per la CGIL diversi anni or sono.
Il mio percorso culturale, ideologico e sindacale era naturalmente approdato a quel progetto che incarnava tout court questi sentimenti.
Con orgoglio ho contribuito alla crescita sindacale, culturale nonché numerica dell’Organizzazione. Fino a quando, improvvisamente, tutto cambia………… E’ difficile spiegare le ragioni di una inversione di rotta così repentina che, di fatto, ha trasformato il silp di allora, trascinatore di coscienze e punto di riferimento non solo dei colleghi, ma della società civile palermitana, in quello di oggi, il cui assordante silenzio nelle più importanti vicende, né è il più triste corollario.
E non mi riferisco solo al distacco dalla società civile palermitana ma, dagli stessi colleghi iscritti, che avrebbero diritto al sostegno e all’assistenza del loro sindacato.
Sono passati ormai mesi da quando un nutrito gruppo di compagni e compagne hanno lasciato il silp denunciando pubblicamente, con lettere a te intestate, che questa struttura era alla deriva, che si estromettevano, senza una spiegazione, dirigenti sindacali che hanno dato lustro e portato consenso, con la loro esperienza e dedizione, a tutto il silp.
All’inizio, e siamo all’estate scorsa, non ho condiviso questa scelta (pur trattandosi di amici da quasi vent’anni), la comprendevo, ma non la sostenevo, perché credevo e credo che le battaglie vanno affrontate dall’interno e, anche se con difficoltà, alla fine giustizia verrà fatta. La verità emerge sempre.
Oggi, a distanza di mesi e dopo le mie dimissioni di dicembre da segretario provinciale, devo ammettere che, non solo gli amici-compagni che sono andati via, hanno fatto la cosa giusta, ma che sono stato un illuso a sperare che tu avresti dato una sferzata all’attività di questo silp. Che avresti avuto la forza e l’umiltà di chiedere a noi segretari di aiutarti a ridare credibilità a questa struttura, ritornando ad occuparci dei colleghi e riproponendoci come interlocutori seri e credibili, nei confronti della società civile palermitana.
Invece hai provato immediatamente piacere nel sederti su “quella poltrona”, che ti ha permesso GUARANTIGIE PERSONALI e BENEFIT pur consapevole di non essere all’altezza del compito che altri ti hanno “assegnato”. Infatti sei stato la causa della debacle della struttura palermitana ma, maggiore responsabilità, è di chi da Roma ne ha “sponsorizzato” l’elezione, consapevole della tua, per usare un eufemismo, poca esperienza.
Però bisogna riconoscerti che in brevissimo tempo hai imparato il peggio dell’attività sindacale; con spietato cinismo hai “fatto fuori” le migliori menti del silp. Quelle teste pensanti che hanno permesso al silp palermitano di raggiungere il suo apice, non solo in termini numerici, ma anche di visibilità politico-sindacale all’interno della P.S. e nella società civile.
Nel tuo caso, il cinismo si è addirittura trasformato in colpevole e spregiudicata insensibilità, visto che non hai esitato ad “eliminare”, per perseguire tali fini, il tuo migliore amico; quel tuo padrino da te tanto osannato e ritenuta persona capace e insostituibile in questo silp.
OGGI è triste assistere all’immobilismo silenzioso del Silp su questioni che riguardano la Mafia, la Legalità ma anche per quanto concerne l’attacco che questo governo sta perpetrando nei confronti della nostra categoria.
I casi di Vincenzo CONTICELLO, di Pino MANIACI, di Piera AIELLO hanno diritto che tutte le associazioni, che si dicono ispirate alla legalità e contro le Mafie, si manifestino apertamente e diano pubblicamente la propria solidarietà. Sulla strada con loro.
A Palermo solo un sindacato lo ha fatto, con un iniziativa senza precedenti che ha coinvolto non solo poliziotti ma associazioni e centinaia di cittadini indignati dalla politica della “SICUREZZA MEDIATICA”. Io sono stato vicino a queste persone, esprimendo personalmente la mia solidarietà in occasione della prima “Notte bianca della legalità”, una riuscitissima manifestazione ANTIMAFIA della settimana scorsa, in piazza San Francesco d’Assisi, sede dell’Antica Focacceria San Francesco.
TU E IL SILP DOVE ERAVATE?...Ma forse non sai neanche di cosa parlo.
Oggi con determinazione e non a malincuore, prendo le distanze da te e da questo silp, tutto concentrato su liti interne, a caccia di streghe nell’amministrazione e lontanissimo dai colleghi, lasciati in balia di Consigli di disciplina e/o di Dirigenti che, per il loro comportamento, non meritano di essere chiamati tali.
Ai miopi faccio presente che i veri valori CGIL, non sono un piccolo quadratino rosso posto su un logo blu. Quel quadratino di colore ROSSO rappresenta, tra gli altri, i sentimenti di solidarietà, assistenza e vicinanza ai più deboli, che vanno dimostrati nei fatti e nell’attività sindacale quotidiana.
Ai detrattori, invece, dico che questi valori li porto sempre nel mio cuore, frutto di un’educazione e un retroterra culturale ed ideologico che per anni mi hanno ispirato nell’attività sindacale svolta e che oggi, mi impediscono di restare ancora in questo “nuovo silp”.

Palermo 04 maggio 2009

Luigi MARTUSCIELLO
già Dirigente Nazionale Silp
già Segretario Provinciale Silp

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non si può che apprezzare nei contenuti, nella filosofia e nelle parole intrise di passione e sdegno per qualcosa che poteva essere e non è stato. bravo luigi.
da condannare e indicare come vigliacco e mafioso chi dietro un anonimo cerca di difendere un sindacato indifendibili che oggi con il suo "storico iscritto" ha toccato il fondo. persi i valori, persa la faccia, perso il coraggio, a meno di una smentita ufficiale, che credo, non arriverà.
non basta "un bollino rosso" per aderire a certi valori, ideoligie chi come me e i compagni luigi ed enrico sono usciti dal silp hanno scritto e spiegato le motivazioni esponendosi alle critiche generali, ma convinti di quello che dicevano e facevano alla luce del sole firmando i documenti.
roberto

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie