venerdì 20 dicembre 2013

NO AL "CONCORSONE"!! Senza "SE" e senza "MA" ! !

ACCESSO ALLA QUALIFICA INIZIALE DEL RUOLO DEI SOVRINTENDENTI DELLA POLIZIA DI STATO:
CONCORSONE” O SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE: QUESTO IL DILEMMA!
SIULP e SAP minacciano querela
Colleghi,
L’ultima legge di riforma vera della Polizia di Stato fu la legge 121/81. Tante le novità: la smilitarizzazione, le donne, il sindacato, gli ispettori (il fiore all’occhiello)… l’impalcatura del ruolo dei Questori e dei Prefetti… I funzionari e gli ufficiali stentavano ad amalgamarsi, ma si respirava un’aria nuova, di aspettativa, di modernità, l’Italia sembrava fortemente proiettata nella modernità democratica, in un cammino che sembrava oramai inarrestabile.
Sono passati più di trent’anni e ci siamo accontentai dell’impalcatura dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, senza avere il coraggio di ammettere che già da tempo occorreva intervenire energicamente, per cogliere tutte le opportunità che i progressi tecnologici e scientifici nel frattempo ci offrivano.
Di pari passo le aspettative di progressione dei poliziotti venivano disattese: quale meritocrazia, quale valorizzazione delle risorse interne…., delle capacità dei giovani, alimentare le loro speranze e le loro illusioni. Il sogno spezzato: entrare da Agente ed aspirare a diventare il Capo della Polizia!!!
Invece si è preferito schiacciare, contenere, gerarchizzare, creare nuove qualifiche per poi abolirle, insomma un nuovo gioco dell’oca. Dopo più di trent’anni non si capisce perché coesistono due ruoli di sottufficiali (Ispettori e Sovrintendenti) perché è stato approvato un ruolo speciale ( ancora oggi vuoto) e il significato del ruolo Assistenti. Vi chiediamo c’è bisogno di rivedere qualcosa? Come mai anche i colleghi dipendenti dalla Prefettura (stesso Ministero hanno proceduto ad inquadramenti di carriera creando spesso sperequazioni di funzioni?) E che dire dei nostri funzionari, alcune dei quali vanno in pensione da V. Questore Aggiunto rispetto alla carriera dei colleghi prefettizi?
Certo oggi il problema è sopravvivere, la crisi economica si sta trasformando in crisi sociale… ma noi Uomini delle Istituzioni, dobbiamo avere fiducia, fare il nostro dovere fino in fondo e trasformare questo difficile momento in un’opportunità per i nostri colleghi, per i nostri giovani capaci e volenterosi.
Nel 2014 andranno in pensione i primi colleghi con il sistema contributivo (misto): gli abbiamo tolto il retributivo, non gli abbiamo dato la possibilità della Previdenza Complementare, che pure era prevista da una legge dello Stato; oggi questi colleghi vivono nell’incertezza del domani, non sanno l’ammontare della loro pensione: sarebbe giusto che i nostri governanti intervenissero con una norma di galleggiamento economico? Perché dobbiamo pagare per tutta la vita, sia in servizio che in pensione semplicemente perché tanti emolumenti (in atto sospesi) non fanno parte tecnicamente dello stipendio, ma sono inseriti nella voce accessorie?
Tutto ciò crea uno stato di malessere diffuso tra noi.
Premessa culturale indispensabile se vogliamo comprendere e interpretare il nostro ruolo di Sindacalista dei poliziotti e fare in modo che il collega faccia una scelta sindacale sui programmi messe in atto e sulle idee manifestate pubblicamente.
Veniamo ora allo scempio che si sta consumando in questi giorni nel nostro Comparto e parliamo dell'infame concorsone che massacrano le aspettative di progressione di carriera di tutte le classi di poliziotti entrati in servizio negli ultimi 20/25 anni.
La naturale ed auspicabile progressione di carriera dal basso, per il ruolo dei Sovrintendenti, è diventata un problema che ha messo a nudo l’incapacità organizzativa di chi, pur deputato a rendere concreta tale crescita professionale, ha operato o meglio sarebbe scrivere non ha operato per niente.
Il risultato di tale inerzia è l’enorme vacatio che è stata creata nel ruolo dei sovrintendenti di circa 7597 posti, che ha determinato l’orientamento di bandire entro il corrente anno un maxi-concorso per la copertura dei posti de quo.
Tali posti a concorso sono ripartiti secondo le vacanze organiche nelle singole annualità nell’arco temporale 2004 - 2012 compresi, in ossequio delle percentuali del 60% destinato esclusivamente agli Assistenti Capo (4599 posti) e 40% destinato al personale del ruolo Agenti e Assistenti con almeno 4 anni di servizio all’annualità di riferimento (2998 posti), (percentuali del 70% e 30% per il solo 2004).
Spieghiamo nel dettaglio: come tutti sapete il concorso per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente fin qui é stato basato su un sistema che contemplava criteri di valutazione basati su esami scritti e la valutazione di titoli. Ciò, da sempre, ha consentito a chiunque voleva e poteva impegnarsi di poter progredire in termini di carriera e di incarichi, tenendo conto delle professionalità acquisite. Per motivi svariati questi concorsi, che avrebbero dovuto avere cadenza annuale, a partire dal 2003 si sono di fatto paralizzati, generando la situazione attuale che vede un ammanco abominevole nel ruolo di circa 8000 unità. Come sempre accade in questi casi una mattina qualcuno si sveglia e decide che è tempo ci correre ai ripari. E' necessario sanare il vuoto al più presto, non oltre la fine del 2013. Nel frattempo si svolgono 2 concorsi basati sulle carenze di posti del 2002 e del 2003. Quindi i posti messi a concorso sono assolutamente insufficienti e inadeguati, parliamo, infatti, di circa 500 posti contro le quasi 8000 vacanze.
Questi concorsi tuttavia generano circa 7900 idonei. Inoltre, come più volte da NOI ricordato, diverse leggi, non ultimo il DPR sulla PA del 26 agosto 2013 impongono "procedure semplificate" e l'impossibilità di bandire nuovi concorsi se sussistono in corso di validità vecchie graduatorie aperte. Dunque 8000 posti da colmare, 8000 idonei, gente che comunque qualcosa ha studiato, si é impegnata, ha gareggiato e superato un concorso, in possesso di tutti i requisiti. Basterebbe fare 1 + 1.. invece no. L'Amministrazione, in barba ad ogni regola di buon senso e risparmio economico, ha deciso, di indire un maxi concorso per "soli titoli", in cui la sola anzianità avrebbe la posizione di predominanza, senza alcuna prova, scritta o orale, volta a testare il livello di preparazione e cultura generale dei candidati a concorso. Ma c'è di più.. e di peggio: non tutti possono partecipare, ma solo i più anziani in assoluto, e quindi i primi 16.000 nel ruolino degli oltre 55.000 agenti e assistenti del ruolo. Gente che, venendo promossa, in virtù di un meccanismo di avanzamento stipendiale ancorato al vecchio sistema pensionistico, paradossalmente, venendo promossi perderebbe qual cosina dallo stipendio, passando da uno stipendio apicale (anche se inferiore) ad un livello iniziale superiore.
Aggiungiamo la beffa, sono passati 2 anni da quando é stato bandito l'ultimo concorso (quello da cui scaturiscono i 7900 idonei) e ancora non hanno finito di valutare la posizione dei titoli degli idonei, come si pensa in pochi giorni di valutare i titoli di 45.000 aspiranti che, divisi in 10 annualità, genererebbero un totale di 450.000 posizioni da analizzare? Misteri.. dopo vedremo di svelare qualcosa
Bandire un nuovo concorso avrà un costo di circa 25.000.000,00 (venticinque milioni) di euro. Come si può tollerare una spesa, uno sperpero inutile come è possibile ciò se poi assistiamo quotidianamente a uomini dello Stato che vanno in servizio senza mezzi e spesso senza indumenti????
I POSTI SI POSSONO COLMARE SUBITO E A COSTO ZERO!! Basta SCORRERE LE GRADUATORIE.
C'è di più, in province come la nostra il numero degli idonei totali é inferiore al numero richiesto.
La Segreteria SIAP di Napoli, in un recente documento, fatto proprio dal SIAP NAZIONALE, ha fatto un’elencazione minuziosa di dati che chiunque li legga e li confronta con i continui concorsi banditi annualmente dalle altre forze di polizia non può che esclamare: incredibile! Ai “maghi” del ritardo e delle non decisioni il fato sembrava aver lanciato una scialuppa di salvataggio allorquando l’ordinamento giuridico si arricchiva di una norma primaria intesa ad assicurare la reale funzionalità della Polizia di Stato, consentendo il ricorso a procedure e modalità concorsuali semplificate per realizzare una rapida copertura delle rilevanti carenze di organico del ruolo dei sovrintendenti.
Tale assunto giuridico-normativo connesso alla limitazione nelle assunzioni della Polizia di Stato, confermava quanto da noi sostenuto e cioè un unico significato logico: lo scorrimento delle graduatorie!!!
E invece?
La 1° Commissione Parlamentare Affari Costituzionali esamina alcuni emendamenti che andavano nella direzione richieste dalla categoria e da NOI auspicate, li valuta positivamente ma la Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati li respinge tutti, tranne uno: L'emendamento alla legge di stabilità n° 1.3412. E' un emendamento molto forte, reca spiegazioni e tecnicismi, i parlamentari del PD, sostenitore del concorsone, non riescono a bocciarlo, troppo ben strutturato l'emendamento.!!!!!
Perché la Commissione Bilancio e gli Onorevoli Deputati che la componevano non accoglievano le richieste di un’intera categoria?
A tarda notte il colpo di scena: la Commissione sentenziava che l'emendamento Sovrintendenti di Polizia veniva "respinto per l'aula". In altri termini ciò significava che era posto per il voto della Camera.
E’ lecito pensare che fosse stato mandato nelle sabbie mobili?
Ci chiediamo come mai?


Per capire meglio seguiamo l’intervento (riportiamo solo uno stralcio) del Deputato DALILA NESCI (gruppo del MoVimento 5 Stelle. Chi vuole può leggere per intero l’intervento collegandosi http://www.dalilanesci.it/?p=1024)

“……….. nel ruolo dei sovrintendenti della Polizia di Stato, c’è un vuoto di organico di circa ottomila persone. Si tratta di ufficiali di polizia giudiziaria indispensabili per il contrasto dell'illegalità e della criminalità. E per coprire questi ottomila posti vacanti nel ruolo di sovrintendente, il Ministero dell'interno cosa fa? Ha predisposto un maxi concorso al quale parteciperanno circa 50 mila candidati. E l'apposita commissione dovrà valutare più o meno 450 mila posizioni. Il Consiglio di Stato ha già espresso forti perplessità sulla speditezza della procedura. Ancora, l'ultima graduatoria di 7.828 idonei ha richiesto ben quattordici mesi per la valutazione dei soli titoli. Secondo un'agevole stima servirebbero cinque anni per completare l'esame delle 450 mila posizioni del maxiconcorso. Capiamo subito, quindi, che questo concorsone non servirà a coprire velocemente i posti vacanti, anzi nel giro di qualche anno produrrà un nuovo buco di organico per anzianità dei collocati. Ancora, il concorso farà spendere allo Stato e, dunque, ai contribuenti, a noi cittadini, circa 24 milioni di euro, cifra che il Ministero dell'interno non ha mai smentito, neppure in sede di interpellanza. Proprio adesso che si chiedono enormi sacrifici agli italiani, il Governo e il Parlamento stanno legittimando questo spreco. Il Partito Democratico, come direbbe Gaber, ha mantenuto una schifosa ambiguità.
Alla fine ha ceduto a pressioni del SIULP e del SAP, evidentemente interessati al concorsone. In particolare, i colleghi deputati del PD Fiano e Rosato hanno assicurato per giorni il sostegno all'emendamento sulle graduatorie perché ne condividevano il contenuto, poi, però, si sono piegati quando hanno ricevuto precise richieste dall'alto.
C'era un rimedio, c’è ancora un rimedio per ridare dignità a questi sovrintendenti ed è molto semplice. È il nostro emendamento, basta votarlo. Prevede che il Ministero dell'interno sia autorizzato a procedere con scorrimento delle graduatorie valide. Tra l'altro, poiché il nostro emendamento – badate bene – non contempla un obbligo giuridico in capo al Ministero dell'interno, esso può costituire un valido appiglio proprio per la copertura dei posti vacanti. Ebbene, qui si è perduto il senso delle cose, si è perduta la responsabilità e la coscienza…. ”.


Cosa rispondono il SIULP ed il SAP chiamati in causa?






Felice ROMANO Segretario Generale del SIULP, e Nicola Tanzi Segretario Generale del SAP, in una nota nella quale, commentando l’intervento dell’Onorevole Nesci svolto ieri in aula alla Camera sullo scorrimento delle graduatorie per il concorso da Vice Sovrintendente, danno notizia che “denunceranno la predetta Onorevole per le frasi diffamatorie relative alle sue affermazioni circa le presunti pressioni esercitate da SIULP e SAP nei confronti degli onorevoli Fiano e Rosato del PD per far esprimere loro un voto contrario all’emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle circa lo scorrimento della graduatoria del citato concorso.
Affermare che il maxi concorso l’hanno voluto SIULP e SAP e che gli stessi abbiano esercitato pressioni sui parlamentari del PD, oltre ad essere falso, offende, diffamandola, la nostra dignità di onesti e leali servitori dello Stato.
Il maxi concorso, per il quale il Consiglio di Stato ha dato l’ok affinché fosse bandito, anche perché comporta un risparmio di circa 10 milioni di euro, a differenza da quanto affermato in modo infondato dall’Onorevole Nesci, è stato voluto dal Dipartimento della P.S. quale strumento per colmare, nel giro di tre, quattro anni al massimo, i vuoti di organico presenti nel ruolo dei Sovrintendenti, proprio per dare maggiore impulso alla lotta alla criminalità.
SIULP e SAP, come tutti gli altri sindacati, pur non ritenendo questa procedura sicuramente una risposta esaustiva per azzerare i ritardi nel concorso, l’hanno considerato comunque un rimedio straordinario al grave ritardo che si è accumulato grazie all’attuale procedura.
Ecco perché affermare che SIULP e SAP abbiano voluto questo concorso è infondato e offensivo all’integrità dell’azione del sindacato.
Il maxi concorso, che salvaguarda l’annualità della decorrenza della promozione, evitando così gravissimi danni all’avanzamento in carriera dei poliziotti, come avveniva in passato e sino al 2000, ha modificato –riducendoli drasticamente – anche i titoli utili alla valutazione, proprio per evitare – come successo anche con l’ultimo concorso appena concluso – che il lavoro di valutazione durasse anni e anni”.
A questo punto, fuori dalla vicenda polemica che intercorre tra l'On. NESCI e i due sindacati, una cosa é palesemente evidente, e per loro stessa ammissione: SIULP E SAP ritengono il CONCORSONE L'UNICA VIA PERCORRIBILE.
A tutti i sostenitori del concorsone, anche se fosse voluto dal Dipartimento rispondiamo: allora il SINDACATO che ci sta a fare???
Il SIAP non si tira indietro: Continueremo la battaglia in tutte le sedi possibili.
Noi abbiamo speso e spenderemo ancora e ancora ogni possibile energia per bloccare questa ennesima bestialità, tuttavia abbiamo il dovere di dedicare un pensiero anche a coloro che sono iscritti a quelle sigle sindacali che per mesi e mesi hanno teorizzato e sostenuto il "concorsone": oggi questi sono stati inconsapevoli complici, con la loro adesione, dello sfacelo che é avvenuto. Qualcuno se ne sta andando in giro a cercare presunte responsabilità in altre OO.SS. Oggi anche questi miserrimi sono vittime di questa assurda vicenda e, come colpiti da contrappasso dantesco, cercano di espiare i loro sensi di colpa tentando di coinvolgere tutti in questa turpe vicenda: Beh non siamo della stessa pasta! Le nostre idee sono sempre state pubbliche e chiare. Abbiamo giocato la partita (e continuiamo a giocarla) con le armi che abbiamo mettendoci cuore e anima, INVITIAMO TUTTI A SCORRERE IL NOSTRO SITO E QUELLO DELLE ALTRE OO.SS., potremmo chiamare a testimoniare quadri sindacali di altre organizzazioni sindacali che in questi giorni hanno avuto NOI del SIAP come unico riferimento, tra i sindacati rappresentativi, nel tentativo di scorrere la graduatoria. CONTRO LO SCORRIMENTO, SEMPRE E COMUNQUE, lo ha detto anche il nostro Segretario Nazionale di riferimento, passando da Palermo.Si assumano altri le responsabilità di ciò che é accaduto, mentre i loro sindacati se ne assumeranno i meriti… ci dispiace per loro, ma sanno benissimo che fare se vogliono vivere con coerenza le loro idee. Iscrivetevi al SIAP, dateci sostegno, fiducia e se condividete le nostre battaglie scegliete chi ha fatto e farà. Lottiamo ancora, insieme.. come sempre.. siamo il SIAP..
Palermo 18/12/2013

La Segreteria Provinciale SIAP
Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel./fax 091/6569773

martedì 19 novembre 2013

In piazza per i diritti di tutti!!

Grande giornata di lotta e proteste.. Il SIAP, era presente con il suo squadrone..










venerdì 25 ottobre 2013

Sempre più..

LETTERA DI BENVENUTO AL SIAP
a LAURIA Nicola e MARINO Fabio Segretari dimissionari UIL POLIZIA

Il Segretario Generale Aggiunto UIL Polizia LAURIA Nicola con una lettera pubblica ha rassegnato le dimissioni volontarie e irrevocabili da ogni incarico ricoperto nel Sindacato UIL POLIZIA. Nella Sua lettera Scrive “Ho servito fedelmente per cinque anni prima la UIL-PS e poi la UIL-Polizia con impegno assoluto nella difesa dei diritti dei poliziotti. I risultati di oggi mi scoraggiano e mi inducono ad una onesta pausa di riflessione. Con questa lettera voglio ringraziare tutti gli amici che mi hanno sostenuto, con i quali ho condotto battaglie finalizzati a garantire dignità professionale ed economica dei colleghi”. Al Suo Segretario Provinciale Generale Giacomo Benanti scrive: “la grande distanza che oggi mi separa dalle tue posizioni politico sindacali che vanno dal mancato coinvolgimento nelle decisioni comuni al risultato deludente delle tantissime richieste dei colleghi che sono rimaste insolute, quando abbiamo visto che altri sindacati hanno saputo incidere nella realtà palermitana aggregando soddisfazione e consensi.
Il Segretario di Base Uil Polizia al Reparto Scorte e Tutela di Palermo MARINO Fabio così motiva le Sue dimissioni: E' vero l'attivita' sindacale deve anche scontrarsi se è il caso, con la pessima gestione del personale esercitata da taluni dirigenti, altrimenti è meglio che andiamo a casa, in special modo quando questa attività pregiudica posizioni economiche, crea disparità, favorisce alcuni a discapito di altri.”
Questa presa di coscienza, condivisione pubblica della progettualità SIAP costituisce il patrimonio comune su cui costruire insieme una maggiore rappresentatività nel territorio Palermitano e al Reparto Scorte e Tutela in particolare.
Un Sindacato conta per quello che sa fare, ma anche per quello che rappresenta. In questo momento di crollo economico, di tagli per i poliziotti, di una pericolosa crisi economica che rischia ogni giorno di trasformarsi in crisi sociale con i Poliziotti schierati in prima linea a difesa delle Istituzioni, i Sindacati di Polizia dovrebbero marciare insieme, compatti. Purtroppo assistiamo quasi quotidianamente a spettacoli che ci fanno perdere tempo: piccole sigle, rappresentati allo stesso modo, che per acquisire spazi impropri e visibilità si inventano di tutto e di più. Spesso anche con l’avallo di Dirigenti, che verosimilmente in perfetta bona fede, pro bono pacis, favoriscono richieste inassecondabili!!!
Siamo stanchi di tutto ciò. A nostro avviso, tutti, anche il Sindacato deve cambiare rotta.
Siamo certi che con la propositività del SIAP, con il modo di approcciare le problematiche, con la voglia di concertare con l’Amministrazione, un Reparto più a dimensione umana, con l’eliminazione delle sperequazioni, delle disparità, del bieco favoritismo, alla fine raggiungeremo il risultato di avere un pò più di serenità per tutti colleghi ed una minore spoporzione, squilibrio economico tra due colleghi che sono impegnati nella stessa tipologia di servizio. Esiste una sola parola per definire questo concetto che dovrebbe essere la linea guida per tutti, sindacato e Amministrazione. EQUITA’.
NOI che crediamo di valere esattamente quanto rappresentiamo, riteniamo che l’aggregazione, l’unione vera, senza ipocrisia sia la strada maestra per gli anni avvenire, se veramente vogliamo tutelare efficacemente i diritti dei poliziotti!!!! Noi, che abbiamo un cuore, il benvenuto a LAURIA e MARINO lo diamo anche con la mente!!!! Benvenuti a nome di tutto il SIAP!!!

Il Segretario Generale

(Salvatore COMO)

martedì 22 ottobre 2013

più forti.. insieme..



LETTERA DI BENVENUTO AL SIAP

a GALLO Angelo e GESONE Renato, 

Segretari dimissionari UGL

I conti tornano. La matematica è una scienza esatta: non è ammesso bluffare. Abbiamo avuto comunicazione e per la verità c’è lo aspettavamo della lettera in cui pubblicamente alla luce del sole, i Segretari UGL GALLO Angelo e GESONE Renato si dimettevano irrevocabilmente da Segretari Provinciali dell’UGL. Sembra che tanti altri dell’UGL stiano seguendo l’esempio.
Per non disperdere l’esperienza maturata sul campo, hanno bussato alla porta del SIAP: siamo stati felici di accoglierli. Non hanno chiesto incarichi, non abbiamo chiesto, quanti colleghi rappresentassero. Ci interessa fare un altro ragionamento. Il Sindacato con la S maiuscola è un’associazione che opera nell’interesse dei colleghi, la porta dell’accoglienza è sempre aperta. L’importante è riconoscersi e ritrovarsi nei valori, nei principi irrinunciabili e condividere la progettualità. Il Sindacato non è partigianeria o chi è partigiano è migliore perché esibisce il bottoncino che altri hanno creato per lui. Le ideologie sono cose d’altri tempi. La guerra è finita. Il muro di Berlino è caduto. Nel Sindacato di Polizia tentare l’aggregazione con il collante ideologico significa essere scollegato con i problemi reali dei colleghi. Ecco perché i conti tornano e solo con l’emarginazione dell’integralismo ci siamo ritrovati a condividere programmi e progettualità con un pezzo sostanzioso dell’UGL!!!
Il SIAP rivendica nello spirito confederale la sua Autonomia decisionale e in quella libertà radica quella forte richiesta di una maggiore giustizia sociale: I tempi sono molto difficili, non passa giorno che la crisi economica e finanziaria non imponga le sue leggi ferree e questo ha creato disagio al nostro lavoro e al reddito delle nostre famiglie. 
A tutela di ciò ci siamo impegnati a scrivere la nuova pagina del Sindacato assieme a tutti gli uomini di buona volontà che si riconoscono nel SIAP e nel SIAP conducono le battaglie per la difesa dei diritti dei colleghi!
Il Sindacato è un’associazione piramidale, dove il fulcro non è il Segretario Generale bensì il singolo iscritto, che vota e decide: si chiama democrazia. Quando manca il consenso i conti non tornano: ci si dispera, si cercano scorciatoie, si capovolge l’ottica con palesi storture. Il Dirigente sindacale cerca di si ricavarsi una sua nicchia alle spalle degli iscritti!!! Ciò aggiunge, giustamente sfiducia e dissenso del lavoratore.
Noi il benvenuto lo diamo di cuore, perché lo sentiamo veramente, non abbiamo bisogno di case madre o matrigne di riferimento che ci accompagnano passo passo, che ci controllano, che ci guidano, come se fossimo portatori di handicap!!
NOI crediamo di valere esattamente quanto rappresentiamo, perché riteniamo che l’aggregazione, l’unione vera, senza ipocrisia sia la strada maestra per gli anni avvenire, se veramente vogliamo tutelare efficacemente i diritti del poliziotto!!!!
Benvenuti a nome di tutto il SIAP!!! 

Palermo 22/10/2013

Il Segretario Generale
(Salvatore COMO)

sabato 19 ottobre 2013

Palermo 8 ottobre 2013
LETTERA APERTA A LEONARDO RIZZUTO
già SEGRETARIO GENERALE SILP X LA CGIL PALERMO

Caro Leonardo,
Ho letto con molta attenzione la Tua lettera aperta in cui annunciavi pubblicamente, con coraggio, la sofferta decisione di dimetterti irrevocabilmente da Segretario Generale della Silp x la CGIL di Palermo.
Le Tue motivazioni di lasciare per sempre la “casa madre” fugano ogni dubbio di una scelta maturata in un contesto dove ancora oggi, si fa finta di non capire che le ideologie sono crollate e si tenta di utilizzarne le risacche, come collante per quel mancato impegno sociale e politico teso al bene comune. Mi viene in mente la tristezza di ogni crepuscolo: come gli ultimi irriducibili soldati giapponesi che continuano a combattere ignorando che la 2° guerra mondiale era finita!
Si fa finta di non vedere che storici partiti politici sono scomparsi altri si sono mescolati, altri continuano a mescolarsi: chi avrebbe mai pensato ad un Governo ALF-ETTA?
Mi ha particolarmente colpito la Tua affermazione “C'era una sola via da percorrere: andare avanti! Andare oltre, cercare, trovare e pretendere di condividere percorsi, idee comuni e battaglie con chi, ispirandosi al mondo confederale, ha praticamente fatto questo ogni giorno. Io, noi abbiamo scelto il SIAP di Palermo. Amici e compagni che tutti insieme abbiamo avuto modo di apprezzare per ciò che facevano e come lo facevano...”.
Caro Dino, i principi e i valori non negoziabili fanno parte della sensibilità del SIAP, fanno parte della storia di un Sindacato che rivendica nello spirito confederale la sua Autonomia decisionale e proprio in quella autonomia radica quella forte richiesta di una maggiore giustizia sociale, madre di tutte le battaglie di cui il SIAP si è reso protagonista in questi anni.
Questa è la nuova pagina del Sindacato che insieme continueremo a scrivere!
La tutela della Sicurezza è un tema caro ai politici, salvo poi osservare il Sindacato denunciare che “i poliziotti sono figli di tutte le opposizioni e orfani di tutti i Governi !!!”
NOI ci onoriamo di rappresentare i diritti dei colleghi, di condurre con la forza delle nostre IDEE le battaglie che riteniamo giuste a tutela dell’intera categoria. Nessuna rinuncia, nessuna delega a chi fa il Sindacalista di professione o a chi dietro il paravento della Sicurezza sieda, in nome e per conto dei poliziotti ai tavoli paritetici a giocare partite in cui i destinatari sconoscono la posta e le finalità!
Con questa comunanza di intenti ti do a nome di TUTTO IL SIAP, Provinciale, Regionale e Nazionale il più caloroso benvenuto e il più sincero apprezzamento personale per il fatto che ti sei messo in gioco, hai lasciato il certo per l’incerto, cominciando a rappresentare il SIAP dal primo gradino, da Segretario di Base del posto di lavoro!
Benvenuto Dino!!

Il Segretario Generale
(Salvatore COMO)

giovedì 26 settembre 2013

E venne il tempo..



LETTERA APERTA di:
Dino RIZZUTO
Segretario Generale dimissionario di Palermo SILP x la CGIL


Carissimi colleghi, amici e compagni,

E' con una grande sofferenza, ma con convinzione e determinazione che oggi scrivo a tutti voi la presente lettera aperta. Abbiamo condiviso un percorso insieme, fatto di fatiche e soddisfazioni. Sapete tutti come sono andati gli eventi. Dapprima la mia protesta per il taglio dello straordinario, che ponendo l'accento sul “mancato” intervento della confederazione a tutela di quei poliziotti che dice di voler rappresentare, ha evidentemente dato molto fastidio, toccando nervi scoperti e producendo una reazione tanto scomposta quanto esemplificativa dello stato delle cose.
Mi si rivolgevano accuse di basso, bassissimo livello. Ma con la piena coscienza del fatto che il libero pensiero sociale riesca a dare molto fastidio a chi ne ha fatto istituzionalmente un cavallo di battaglia, ho tentato di proseguire sulla via maestra del rispetto dei diritti. La cose non cambiavano. Aver rimproverato alla classe dirigente palermitana della Cgil di non occuparsi di più dei Poliziotti forse lasciava emergere ferite e contraddizioni violente. Mi avviliva l’insensibilità proprio di quella parte sindacale che dovrebbe essere propugnatrice di una maggiore giustizia sociale, di intestarsi battaglie di tutte le categorie rappresentate, comprese quelle delle Forze di Polizia, al di là delle pregiudiziali ideologiche!
In questo avevamo creduto e in questo i poliziotti di sinistra si erano riconosciuti!
Ma ho scoperto la vera contraddizione: la CGIL nei fatti non riconosce l’autonomia decisionale delle scelte alla SILP a tutela della categoria dei poliziotti. Da casa madre a casa patrigna!
Forse e senza forse a questi interessava di più piazzare alcuni saltafossi di sindacati di Polizia ai vertici del Silp, imponendoli (e non ci sono neppure riusciti) ad una base che ha dovuto resistere a lungo e con tenacia per evitarne l'imposizione. Qualcuno tempo fa diceva: La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. Adesso comunque ogni via é spianata. Qualcuno palesemente confonde gli interventi che dovrebbero essere fatti, con queste non meglio definibili ingerenze! Lo sapete, lo sapete tutti, ho provato a resistere, ma ho dovuto fare i conti con avversari inattesi, mossi da chissà quali mire “poltronistiche”.
In una battaglia a distanza in cui si fronteggiano almeno 2 o 3 diversi gruppi, spalleggiati da padrini più o meno confederali, essere libero, intellettualmente indipendente, imponeva un dazio altissimo da pagare! Diventato un peso per tutti, ho preso la decisione che già conoscete delle dimissioni irrevocabili.
Il Sindacato é idea, passione.. impegno sociale e politico, nel senso più nobile. Significa andare tra la gente, trovare una unità assoluta di intenti, tra i singoli individui, tra le singole categorie e muoversi insieme verso il bene comune. Mi sono guardato attorno, vi invito con il cuore a fare lo stesso. Cosa significa oggi avere una idea? Credere in qualcosa? Andare in piazza, prendersi uno spazio sociale, rivendicare con forza una prepotente appartenenza a quel mondo che non potevamo più ignorare? Me lo sono chiesto e ce lo siamo chiesti in tanti. C'era una sola via da percorrere: andare avanti! Andare oltre, cercare, trovare e pretendere di condividere percorsi, idee comuni e battaglie con chi, ispirandosi al mondo confederale, ha praticamente fatto questo ogni giorno.
Io, noi abbiamo scelto il SIAP di Palermo. Amici e compagni che tutti insieme abbiamo avuto modo di apprezzare per ciò che facevano e come lo facevano.
Avevo già annunciato che non sarei stato né il figlioccio né il servo stupido di nessuno, meno che meno il terzo segretario generale del Silp palermitano pronto a scomparire nel nulla dopo aver assolto al compitino. Oggi eccoci qui, più motivati che mai. Oggi scriveremo insieme una nuova pagina del Sindacato a Palermo. La storia di un Sindacato che rivendica nello spirito confederale la sua autonomia decisionale, che si riconosce cioè in una confederalità unitaria.

Palermo 26/09/2013

Leonardo RIZZUTO

lunedì 26 agosto 2013

Luci Blu nel cuore della notte


RICEVIAMO E ORGOGLIOSAMENTE PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI UN NOSTRO DIRIGENTE SINDACALE, UN POLIZIOTTO VERO..

"Metti che nel cuore di una notte come tante, un manipolo di poliziotti colga sul fatto due ladri perpetrando il loro ennesimo crimine a danno dell'ennesima ignara famiglia. Metti che i ladri provano a scappare ed i poliziotti li prendono lo stesso, rischiando anche di farsi male. Metti che la gente del quartiere, svegliata dalle lucine blu, di due auto bianche e blu, si affacciano, vedono che due ladri sono stati presi e spontaneamente inizia l'applauso. Metti che passano le ore, tra atti, fogli di carta che mancano, stampanti che non funzionano e comunicazioni varie che nonostante tutto avvengono lo stesso, mentre intanto si é fatto giorno e i poliziotti non hanno preso neanche un caffè, sono svegli da 24 ore ormai... Metti che arriva il momento, il poliziotto ha preso il ladro. Arriva la sentenza: Andare un giorno alla settimana a firmare un brogliaccio in un ufficio di polizia.. Passano le ore, i ladri sorridono, i poliziotti non si reggono più in piedi dalla stanchezza... I ladri sono praticamente liberi, i poliziotti devono ancora tornare in caserma e finire le loro scartoffie.. Un poliziotto guadagna 1350 euro al mese, il ladro fa capire che in ogni casa ne prende almeno 2000... Ma sapete una cosa? Non riusciamo a scoraggiarci. Forse domani notte loro saranno ancora in giro a tentare di commettere i loro crimini, ma adesso sanno che troveranno ancora sempre e comunque noi a metterci l'anima, il corpo e la vita stessa, per difendere ciò che non é nostro.. Figli di ogni opposizione e orfani di ogni governo, ma maledettamente orgogliosi di ciò che siamo.
Scusa, ho sonno, vorrei andare a dormire adesso.. Non voglio firmarmi, sono uno dei tanti.. in un giorno come tanti.."

G. Lombardo

sabato 6 luglio 2013

LETTERA APERTA A TUTTI I COLLEGHI:


VIA D'AMELIO 19 LUGLIO 2013
I POLIZIOTTI RICORDANO I POLIZIOTTI

Caro Collega,

Come ben sai tra qualche giorno ricorrerà la data del 19 luglio.
Non un semplice giorno per noi, ma una ricorrenza sacra.
Sangue innocente sparso da una esplosione devastante urla ancora da via D'Amelio.
Cinque di noi, hanno varcato le porte dell'eternità in un istante solo: Agostino Catalano, Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Si chiamavano così, si chiamano ancora così.
Sono entrati nell'immortalità attraverso il ricordo imperituro che é rimasto nel cuore e nell'animo di tutti i poliziotti.
Non erano semplicemente "la scorta", come a voler racchiudere cinque universi in una dicitura senza profondità di storie. Cinque vite spezzate. Cinque strappi, cinque esistenze in frantumi. Cinque famiglie devastate, mogli vedove, figli orfani… erano, sono e saranno sempre i nostri eroi.
Per loro, per tutto questo e per tutto quello che diremo, quest'anno in via D'Amelio i poliziotti ricorderanno i poliziotti. il 19 LUGLIO IL SIAP SARÀ lì, TUTTO IL GIORNO, SILENZIOSA PRESENZA, davanti a quell'albero che odora di libertà.
Ci rivolgiamo a te perché porti cucita sulla pelle la loro stessa divisa, perché nelle tue vene scorre il sangue che reclama verità e giustizia per quei cinque ragazzi, per quei cinque sogni spezzati.
Non importa la tua qualifica, il tuo ruolo le tue varie appartenenze, ci importa solo che quel giorno stiamo insieme, perché oltre il ricordo, ciò che conta veramente é fare memoria e la memoria, quando é sana, unisce e non divide.
Il 19 luglio Ti spettiamo in via D’Amelio, esserci é e sarà un dovere di tutti!

Palermo 6 luglio 2013
SIAP PALERMO




Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel./fax 091/6569773

giovedì 4 luglio 2013

Via D'Amelio..



Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a morire in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Si chiamavano così, si chiamano ancora così. Sono entrati nell'immortalità attraverso il ricordo imperituro che é rimasto nel cuore e nell'animo di tutti i poliziotti. Non erano semplicemente "la scorta", come a voler racchiudere 5 universi in una dicitura senza profondità di storie. 
Cinque vite spezzate. Cinque strappi, cinque esistenze in frantumi. Cinque famiglie devastate, mogli vedove, figli orfani.. Erano sono e saranno sempre i nostri eroi. 
Per loro, per tutto questo e per tutto quello che diremo, quest'anno in via D'Amelio i poliziotti ricorderanno i poliziotti. il 19 LUGLIO SAREMO Li', TUTTO IL GIORNO, SILENZIOSA PRESENZA, davanti a quell'albero che odora di libertà. 
Vi spettiamo li', esserci é e sarà un dovere di tutti!
SIAP PALERMO

martedì 18 giugno 2013


VENTI DEL NORD
Titolo tratto da una soap opera francese

Soffiano forti i primi venti del Nord a Palermo. Scendono giù dalla Capitale e spazzano via molto di quello che era e portano via quel poco che rimane. Tempo pazzo direbbe lo sprovveduto presentatore delle notizie meteo.. tempo pazzo!! Acquazzoni capitolini, come acque dello Stige, cancellano impegni, memorie e qualche volta la buona volontà.
Ma che succede a Palermo in questi giorni di tempo pazzo? Cosa accade alla gestione dell'Ordine Pubblico e dei servizi di intelligence deputati al suo mantenimento? In questi giorni é davvero difficile comprenderlo.. Ma andiamo ai fatti:
Il signor Questore chiede (GIUSTAMENTE) la presenza di uomini della DIGOS per strada, perché con la loro risaputa capacità di interloquire con i manifestanti, con la loro opera di incessante e consapevole mediazione ed il bagaglio accumulato nel tempo, con lo spirito di sacrificio ed abnegazione, con la sempre puntuale e precisa presenza sugli scenari di crisi cittadina stemperano, evitano e quasi sempre eliminano le più pericolose situazioni di tensione sociale che possono sfociare in scontri aperti con le forze dell'ordine e danneggiamenti vari, sempre mettendoci la faccia e spesso rischiando in prima persona che il trascendere della collera e della disperazione della gente (anche questa legittima) non li travolgano e li espongano a rischio diretto della loro stessa incolumità.
Ma questo il Questore lo sa e tanto ne é la prova il fatto che la presenza della DIGOS viene richiesta e, possiamo dirlo senza ombra di smentita, apprezzata e pubblicamente lodata.
Ma a che prezzo? A costo zero? Peggio: con debiti, oneri e spettanze che neppure lui sa se e come questi verranno saldati. E qui speriamo davvero di essere smentiti.
Sull'intelligence di Palermo il Questore applica un taglio di 800 ore di straordinario. Ma non é un taglio su ciò che dovranno fare. Peggio, molto peggio: é un taglio abominevole ed inaccettabile di ciò che é stato invece già fatto! Quegli uomini potevano stare altrove e fare altro, erano lì Signor Questore, erano in piazza a fare ciò che la Questura chiedeva loro di fare. Li avete tenuti ore ed ore a subire soffrire e sentire di tutto e come vengono premiati? Così semplicemente privandoli di qualcosa che é già loro, del GIUSTO compenso per ciò che per sua volontà hanno fatto.

Non troviamo parole Signor Questore.

Sono questi gli strumenti che lei intende dare al Dirigente della DIGOS per fargli fronteggiare quelle emergenze che, frutto della crisi, potremmo trovarci a dover fronteggiare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi??
Certo se nei prossimi mesi i venti romani dovessero indirizzare altrove i suoi pensieri, magari questi potrebbero non essere problemi suoi, ma vede Signor Questore, noi amiamo questa città, amiamo questa gente e difenderemo sempre i nostri colleghi. Gli uomini della DIGOS, i SUOI uomini della DIGOS, non hanno auto efficienti, le loro auto traballano, tremano, imbrattano i loro abiti con la fatiscente carrozzeria che stinge e si scioglie come cera al sole, senza aria condizionata. Spesso ricorrono a turni protratti nel tempo ( e LEI lo sa perché é lei a chiederne l'impegno) per coprire dei servizi di vitale e cruciale importanza per il vivere civile e l'Autorità Locale di P.S. E ci perdoni, non é mandando in O.P. gente specializzata e deputata a fare altro, anche in maniera sicuramente ottima e proficua, come ad esempio i colleghi della Squadra Mobile che si può tentare di risolvere in maniera raffazzonata questo gravoso problema. Questa é una gestione dell'O.P. che ci lascia molto perplessi.. troppo..
Ce lo dica Signor Questore, ce lo dica adesso: se risorse per la tutela e la salvaguardia dell'O.P. non ce ne saranno, se i colleghi che lei vorrà dispiegati in piazza sapranno che il loro lavoro non sarà adeguatamente retribuito, con quale spirito crede che saranno gestiti questi servizi?
Per il futuro le ribadiamo con forza che se ai colleghi non potrà essere garantito il GIUSTO pagamento per il servizio reso, questi non dovranno essere impiegati in servizio. Quel richiamo sordido e capzioso al “senso di responsabilità” che altro non era che un malcelato tentativo di avere la “botte piena e la moglie ubriaca” non ci può trovare d'accordo.
Ci arrivano segnalazione di “tagli mascherati” in alcuni Uffici della Questura…. A noi il compito di verificarli e di intervenire ad ALTRI quello di accordarsi sottobanco, magari con uno/due trasferimenti o con una turnazione compiacente: i colleghi sapranno giudicare!!!!!
Intanto il Reparto Prevenzione Crimine continua a fare il tappabuchi: tre turni consecutivi 19/01 sul turno in terza votato da tutti i sindacati, per fare posti di controllo (sic!)!!!!
Per il passato però questo non può bastare.. mesi di tagli e orette tagliate, rosicchiate qua e là ci impongono l'ennesima azione legale. Ne abbiamo già vinte 3 di cause contro l'Amministrazione, qualche volta anche contro qualche compiacente pseudo-sindacato, adesso caleremo il poker... Con o senza il vento del Nord...
Palermo 17/06/2013
La Segreteria Provinciale SIAP



Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel./fax 091/6569773

giovedì 4 aprile 2013

SOLIDARIETA' DI MATTEO



SEGRETERIA PROVINCIALE SIAP PALERMO

COMUNICATO STAMPA


La Segreteria Provinciale del Sindacato di Polizia SIAP di Palermo esprime la sua assoluta vicinanza e solidarietà in merito alla notizia che vede oggetto di vili e vigliacche minacce il magistrato Nino DI MATTEO.
Purtroppo ancora una volta si vuole colpire un uomo dell'antimafia, un servitore dello Stato, un PM che ha combattuto e combatte la mafia. La sua sensibilità, il suo impegno, la sua professionalità, la sua competenza, la sua coraggiosa esposizione ai rischi impongono una fortissima reazione e un grido di allarme di tutti i cittadini onesti.
Noi rappresentiamo una categoria di lavoratori che ogni giorno ha fatto e fa della lotta alla criminalità, in ogni sua forma, lo scopo e la ragione del suo sacrificio. Ma siamo, soprattutto, parte attiva ed integrante della società civile e intendiamo far sentire la nostra voce e il nostro impegno affinché il silenzio assordante non generi pericolosi isolamenti.
Il Segretario Generale
(Salvatore COMO)
Palermo 03/04/2013



Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel. e fax 091/6569773

Ed ora avanti..



Sono stati mesi di dure contrapposizioni: prese di posizione, dibattiti, raccolta firme, volantinaggi (anche sotto la pioggia), la gente comune che si é stretta attorno ad un Ufficio di Polizia che era nel tempo diventato più di un ufficio, era l'incarnazione di una speranza sempre più certezza: la mafia si doveva e poteva sconfiggere. Da Bologna ad Agrigento, da Milano a Siracusa, da Trapani a Stresa, da Piacenza a Roma, Rossella, Davide, Azzurra, Giggione, Rita Dalla Chiesa, Patrick, Pino, Riccardo.. (perdonateci se al momento ci sfugge qualcuno) tutti e tutti quelli che in questo momento non ricordo, l'Italia intera ha manifestato e difeso la Catturandi di Palermo.
Oggi, con il sacrificio e l'impegno di tutti, con la consapevolezza e il parziale ravvedimento di una posizione che non poteva che rispecchiare le esigenze di un intera Questura, una città, una nazione, oggi finalmente la notizia che tutti aspettavamo:
"I COLLEGHI SONO TORNATI ALLA CATTURANDI"!!
Oggi si sono ricostituiti i nuclei base che negli anni hanno fatto tanto e tanto ancora devono e possono fare per il bene di tutti. Eleviamo di cuore il nostro grazie a chi ci é stato vicino, rassicurando che il nostro impegno continua, più forti e decisi che mai, adesso sappiamo di non essere soli, sappiamo che la società civile sana é con noi.
A quei colleghi che sono sempre rimasti silenziosi nell'ombra rinnoviamo il nostro augurio di un buon lavoro attendendo fiduciosi i risultati che siamo sicuri arriveranno!
Seguiranno ulteriori comunicazioni...
SIAP Palermo