venerdì 26 settembre 2008

CASERTA E GENOVA: ANCORA SANGUE PER SERVIZIO !!!


Ieri sera una coltellata ha tolto la vita all’assistente della Polizia di Stato Daniele Macciantelli intervenuto per risolvere una lite familiare in un appartamento di Pontedecimo a Genova.Una richiesta di aiuto era stata fatta al 113 del capoluogo ligure dopo che il personale del 118 non era riuscito nell’intento di calmare Danilo Pace che aveva dato in escandescenza. L’intervento sul posto da parte di quattro agenti della polizia, dopo un lunga conversazione, aveva calmato il giovane. All’improvviso però lo squilibrato ha colpito l’Assistente della Polizia all’addome con un coltello che nascondeva dietro la schiena.A nulla è servito l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto nella notte per strapparlo alla morte. È stato lo stesso questore a dare la tragica notizia ai familiari e al capo della Polizia.Daniele 36 anni era un poliziotto di grande esperienza originario di La Spezia e da tempo residente a Genova dove prestava servizio presso il Reparto prevenzione crimine. (dal sito della Polizia di Stato)
Muoiono poliziotti in inseguimento. Continua la pressione delle forze dell'ordine sul clan dei Casalesi, egemoni nel Casertano. Durante un'operazione di controllo, due poliziotti sono morti ed uno è rimasto ferito durante l'inseguimento di un'auto che non si era fermata all'alt a un posto di blocco a Casapesenna. Le vittime - il sovrintendente Francesco Alighieri, 41 anni, e Gabriele Rossi agente di 32 anni, erano stati appena trasferiti dalla Questura di Torino insieme ad altri 400 militari inviati in Campania per fronteggiare l'emergenza camorra. Il terzo collega, Davide Venerando Fiaschetti, è ricoverato per alcune fratture. (da "Repubblica")

martedì 23 settembre 2008

INSICURA... SICUREZZA!!


Carissimo Segretario,

ogni volta che passiamo dalla Squadra Mobile ci colgono sentimenti di triste ironia mista a compassione.
Vediamo infatti i colleghi che espletano il servizio di vigilanza “Boris esterna” cercare di svolgere al meglio il compito di garantire la sicurezza di uno degli obiettivi più sensibili di tutta la città ; e questo compito viene da loro svolto letteralmente in mezzo a una strada, per tutto l’anno.
Passiamo dalla Squadra Mobile e, senza scherzare, ci chiediamo che senso abbiano, se un senso ce l’hanno, i concetti di “sicurezza di luoghi e persone” e di “benessere del personale”, così tanto a cuore, almeno a giudicare da quanti se ne riempiono la bocca, a molti della nostra Amministrazione.
Noi crediamo ancora che i sindacati non siano un ufficio di collocamento, e pensiamo che servano ad affrontare i problemi e non ad aggirarli con sotterfugi.
I rischi che comporta il servizio di “Boris esterna” sono un problema grave al quale non vogliamo vedere esposti i colleghi della Riserva Servizi.
Perché, sia chiaro, questo servizio, così come è concepito dalle consegne e strutturato nella prassi, è pericoloso, insicuro, malsano, è INUTILE !!!!

Le consegne dicono che il servizio viene svolto da due unità del ruolo “Agenti/Assistenti”, coadiuvate dal Sottufficiale responsabile dei servizi della Questura, posizionate nell’area prospiciente l’ingresso della Squadra Mobile, il cui scopo è come dicevamo che all’interno dei parcheggi della Questura e di quelli attorno al perimetro della Squadra Mobile non transitino e non parcheggino veicoli non autorizzati.

Quello che purtroppo le consegne non ci raccontano, è che il servizio in questione è

INSICURO:

- Nonostante la presenza del divieto d’accesso (tranne ai mezzi autorizzati) e del personale operante, qualsiasi mezzo e qualsiasi persona possono arrivare e arrivano davanti l’entrata della Squadra Mobile ed il più delle volte se il personale è già impiegato con la viabilità di altri mezzi occupanti l’incrocio,molti mezzi riescono anche ad immettersi nella strada che porta davanti la Questura.
- Nelle ore notturne la stessa situazione è ancora più grave e critica perché i fari delle autovetture, e la scarsità di illuminazione pubblica, non consentono l’identificazione a vista né della targa, né dei mezzi né dei loro occupanti, almeno fino a quando non arrivano sotto il faro che illumina la Squadra Mobile.
- Il Sottufficiale responsabile dei servizi della Questura non può affatto coadiuvare i colleghi della Boris, poiché dall’Ingresso della Questura ci sono troppi metri che lo distanziano dal personale operante , e poi lo stesso non ha un monitor per visionare in tempo reale ciò che accade a cento metri da lui, e ancora non ha frequentato il corso ministeriale volto ad ottenere il dono dell’ubiquità…


PERICOLOSO:

- Stando in mezzo alla strada, è probabile che i colleghi possano venire investiti dai mezzi in transito
- Si deve essere maghi nell’arte della viabilità, poiché bisogna rimandare indietro tutti i veicoli non autorizzati, e le manovre dei conducenti delle vetture intasano l’incrocio e creano pericolo per l’incolumità degli operatori e dei mezzi dell’Amministrazione.
- I cani randagi che gravitano in zona spesso hanno attaccato persone che transitano in bicicletta o motocicletta, e al collega tocca pure improvvisarsi dog-sitter (sic)


MALSANO:

- I cavalli che trainano le carrozze, per altro non autorizzate al transito, per i turisti, spesso lasciano le loro deiezioni davanti ai nasi e ai polmoni dei colleghi, che sentitamente ringraziano
- Lo stesso dicasi per gli escrementi dei cani randagi
- In sei ore di servizio la quantità di smog e polveri sottili inalate dai colleghi, è tale da esporli al rischio veramente concreto di asme, bronchiti, e non vogliamo aggiungere malattie ancora più gravi. Detto per inciso, l’assenza d’interventi e presidi sanitari da parte del nostro Ufficio Sanitario la dice lunga sulla preoccupazione reale della salute dei colleghi da parte della nostra Amministrazione.
- Soprattutto d’estate, le temperature africane cui i colleghi sono sottoposti durante il servizio li espongono al rischio di svenimenti e collassi.


Se a tutto questo aggiungiamo che dei due componenti previsti per lo svolgimento del servizio , il più delle volte per carenze di personale in ufficio, il servizio si effettua da soli
CREDIAMO CHE NON CI SIA ALTRO DA AGGIUNGERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per disimpegnare il servizio in modo da avere come obiettivi reali la sicurezza dei colleghi e quella dei luoghi, chiediamo la creazione di un gabbiotto, posto come in figura,
provvisto di telecamere e pulsanti per disciplinare l’accesso tramite un sistema di sbarre mobili, sia all’altezza della curva sia dal lato opposto di Via Biscottari.
Tale gabbiotto sarebbe costruito con vetri antiproiettile, a maggior tutela dell’incolumità dei colleghi, dotato di climatizzatore/pompa di calore per un maggiore benessere dei suoi occupanti, e il servizio potrebbe essere effettuato interforze con la collaborazione dei colleghi della caserma “Pilo”.

Siamo certi che ti farai portatore, assieme a noi, di questa richiesta presso la Dirigenza della Questura, richiesta che mira solo a migliorare la qualità del servizio e quella della vita dei colleghi tutti.


LA BASE LOTTA PER LA BASE!!!!!
Segreteria di Base SIAP
c/o Ufficio di Gabinetto

lunedì 22 settembre 2008

Alitalia: parole in libertà?


“Il Giornale” di Sabato 20 Settembre titolava a caratteri cubitali in prima pagina “Tutta l’Italia contro il sindacato”.
Il titolo cita un sondaggio, basato sull’intervista a 800 persone, condotto dalla “Crespi Ricerche” (ex “Datamedia”), ovvero da Luigi Crespi, in passato sondaggista personale di Silvio Berlusconi.
Il sondaggio è reperibile a questo link: http://www.crespiricerche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=108&Itemid=1
Il 63% di queste 800 persone sostiene che la colpa del fallimento delle trattative è da addebitare al sindacato. Con quale passione verso l’obiettività dei dati, e quale rispetto all’intelligenza dei suoi lettori, “Il Giornale” riesca a trasformare il 63% in “tutta l’Italia” e un campione di 800 persone in 57.000.000 di persone, è esercizio degno dei migliori volteggi di Igor Cassina.
“Stranamente” sul sito internet de “Il Giornale”, un sondaggio basato sulla stessa domanda di quello precedente, ma non avente valore statistico, individua sempre nel sindacato, e sempre con la stessa percentuale, la colpa del naufragio delle trattative su Alitalia.
http://www.ilgiornale.it/sondaggio_2b.pic1?PID=72

Ci pare allora che “Il Giornale” (di proprietà Berlusconi) batte la grancassa esclusivamente sulle responsabilità dei sindacati (che comunque, sia chiaro, ci stanno), mentre omette di denunciare con altrettanta forza le responsabilità di un’intera generazione di classe politica dirigente, in primis quella che sostiene attraverso le sue colonne, che da oltre 15 anni si alterna al potere sempre con le stesse facce, allo scopo di screditare agli occhi dell’opinione pubblica definitivamente il sindacato stesso! Giova ricordare che l’ultimo bilancio chiuso in attivo per Alitalia risale al 1992…
Dunque, si strumentalizza il dramma della vicenda Alitalia per tentare di “distruggere” l’immagine di un sindacato da sempre sgradito alla classe imprenditoriale che costituisce l’area elettorale di riferimento del centro-destra.

E l’opposizione?
Quasi a voler sottolineare che la realtà delle cose talvolta varia al variare del punto d’osservazione, un terzo sondaggio (sempre non avente valore statistico) lanciato però stavolta da “Repubblica Online” (giornale tradizionalmente di area centro-sinistra) ci fa sapere che per il 53% degli Italiani la colpa del fallimento delle trattative è da individuare nel Governo in carica, mentre il sindacato scende ad una percentuale del 19%
http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio?cmd=vedirisultati&pollId=965

Resta solo da capire se gli Italiani sono un popolo di burloni che alle stesse interviste risponde sì e no a giorni alterni.. “Quid est veritas?”, verrebbe da chiederci, ma non è questa la sede.
Nelle interviste ai politici di area PD, nessuno è disposto ad ammettere responsabilità di Governo, quando al Governo c’erano loro, e quasi tutti ne approfittano solo per dire che la colpa è di Berlusconi e basta.
Quasi tutti…perché due in particolare si distinguono.
Il silenzio del ministro ombra per lo sviluppo economico, Matteo Colaninno, è indicativo del conflitto d’interessi che intercorre tra chi dovrebbe essere il primo critico dell’intera operazione e il capocordata della C.A.I., suo padre Roberto. Addirittura l’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, suggerisce alla CGIL di firmare alle condizioni dettate da C.A.I.. Quindi diventa sostenitore della linea governativa!
Davanti a questo contesto, Alitalia appare solo come l’ennesimo pretesto, per maggioranza e opposizione, per soffiare sull’antisindacalismo da una parte, e sull’antiberlusconismo dall’altra
Nulla di nuovo sotto il sole.
Tutti insieme, uniti con ottimismo verso il baratro!
Alex

domenica 21 settembre 2008

RIPORTARE LE MALATTIE AL (DI SOTTO??) DEL 5%


ULTIMORA

COLLEGA,
Il Ministro della Funzione pubblica Renato BRUNETTA ha presentato un emendamento per escludere il comparto sicurezza dai tagli dello stipendio nei casi di malattia.
SI STANNO COMINCIANDO A VEDERE I FRUTTI DELL’AZIONE SINDACALE.
IL SIAP SEMPRE ACCANTO A TE.

Palermo 20 Settembre 2008

LA SEGRETERIA PROVINCIALE

venerdì 12 settembre 2008


DOPO LA CAROTA IL BASTONE?

Il Questore di Palermo, come avviene periodicamente, è stato avvicendato: questo i colleghi lo sanno.
In questo nostro documento, il primo, da quanto si è insediato il nuovo Questore, vogliamo, anche a nome della Segreteria di Base del SIAP della Squadra Mobile di Palermo porgere un sincero e caloroso benvenuto nella nostra città al dott.MARANGONI.
Il nostro ruolo è quello di fare Sindacato, cioè confrontarsi con serietà, correttezza e lealtà con l’Amministrazione, al fine di contribuire al funzionamento della nostra “Azienda” nel pieno rispetto e tutela dei diritti dei lavoratori che rappresentiamo e tuteliamo.
Per questo auspichiamo che, prima di essere trasferito in una prestigiosa e complessa Sede come quella palermitana avrà avuto la possibilità di documentarsi in merito alle problematiche che investono il Suo nuovo Ufficio. Tra queste, purtroppo, si devono sottolineare quelle relative alla continua e perpetua mancata copertura degli emolumenti spettanti agli operatori della Mobile che, nonostante gli impegni e le rassicurazioni di chi l’ha preceduta, ancora stentano ad arrivare.
Per comprendere al meglio l’argomento in questione è necessario fare una breve premessa in cui si descrivono gli eventi accaduti.
Nel maggio scorso questa segreteria di base, stanca di attendere ulteriormente il pagamento del “rimborso missioni fuori sede” (in ritardo di un anno), straordinario eccedente relativo alla cattura di Provenzano e il pagamento dei tagli delle 55 ore riferite agli anni 2005;2006;2007; investiva i propri organi provinciali e nazionali che prontamente intervenivano su due fronti: aprendo un dialogo costruttivo con l’Amministrazione a Roma; chiedendo un intervento del Prefetto di Palermo.
A Roma il Segretario Nazionale del Siap si incontrava con il responsabile del T.E.P. per capire il perché dei ritardi; a Palermo, una delegazione veniva ricevuta da sua eccellenza il Prefetto per essere informato e, a sua volta informare gli organi competenti della delicata situazione.
Anche la stampa e le televisioni venivano a conoscenza del fatto che gli investigatori migliori di Italia aspettavano ancora il pagamento dei propri emolumenti in ritardo da più di due anni. Persino una troup della TV nazionale francese girava un servizio che mandava sul telegiornale delle 20.00 a Parigi; il fatto che chi aveva preso Provenzano non era stato ancora retribuito era grave e faceva odience.
Nel mese di giugno, dopo vari interessamenti istituzionali, finalmente si sbloccava la situazione e, gradatamente, veniva retribuito quanto dovuto.
Si rappresenta che questa Struttura nel 2007 ha registrato e riferito un ammontare di ore straordinarie eccedenti le 55 pari a circa 140.000 ore, contabilizzate nel 2008 e riferibili alla “cattura Lo Piccolo”; inoltre è dal mese di gennaio che non vengono più rimborsate le missioni. Non è accettabile che i colleghi della narcotici, dell’antimafia o della catturandi vadano fuori sede senza anticipi e rimborsi come non è accettabile che ogni mese vi siano tagli alle 55 ore pari ad un 30% pagabili in non si sa quali tempi e in quante trance.
Si sappia che, dal mese di gennaio 2008 ad oggi, v’è stato un taglio procapite di ore di straordinario effettuato di circa 100.
La situazione, insomma, non è sostenibile.
Auspichiamo pertanto un intervento di questa Segreteria Provinciale, che siamo certi, FARA’ In tempi rapidi, così come sempre in passato, puntuale e attenta alle problematiche vissute dai colleghi direttamente sul campo.
Il nostro auspicio è di verificare con chi di competenza quali rimedi ed in che tempi si possa dare risposta a chi, con grande spirito di sacrificio ed alto senso del dovere continua, nonostante tutto, il proprio Lavoro.
GRAZIE .
Il Segretario di Base della Squadra Mobile
Ivan D’Anna