venerdì 20 dicembre 2013

NO AL "CONCORSONE"!! Senza "SE" e senza "MA" ! !

ACCESSO ALLA QUALIFICA INIZIALE DEL RUOLO DEI SOVRINTENDENTI DELLA POLIZIA DI STATO:
CONCORSONE” O SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE: QUESTO IL DILEMMA!
SIULP e SAP minacciano querela
Colleghi,
L’ultima legge di riforma vera della Polizia di Stato fu la legge 121/81. Tante le novità: la smilitarizzazione, le donne, il sindacato, gli ispettori (il fiore all’occhiello)… l’impalcatura del ruolo dei Questori e dei Prefetti… I funzionari e gli ufficiali stentavano ad amalgamarsi, ma si respirava un’aria nuova, di aspettativa, di modernità, l’Italia sembrava fortemente proiettata nella modernità democratica, in un cammino che sembrava oramai inarrestabile.
Sono passati più di trent’anni e ci siamo accontentai dell’impalcatura dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, senza avere il coraggio di ammettere che già da tempo occorreva intervenire energicamente, per cogliere tutte le opportunità che i progressi tecnologici e scientifici nel frattempo ci offrivano.
Di pari passo le aspettative di progressione dei poliziotti venivano disattese: quale meritocrazia, quale valorizzazione delle risorse interne…., delle capacità dei giovani, alimentare le loro speranze e le loro illusioni. Il sogno spezzato: entrare da Agente ed aspirare a diventare il Capo della Polizia!!!
Invece si è preferito schiacciare, contenere, gerarchizzare, creare nuove qualifiche per poi abolirle, insomma un nuovo gioco dell’oca. Dopo più di trent’anni non si capisce perché coesistono due ruoli di sottufficiali (Ispettori e Sovrintendenti) perché è stato approvato un ruolo speciale ( ancora oggi vuoto) e il significato del ruolo Assistenti. Vi chiediamo c’è bisogno di rivedere qualcosa? Come mai anche i colleghi dipendenti dalla Prefettura (stesso Ministero hanno proceduto ad inquadramenti di carriera creando spesso sperequazioni di funzioni?) E che dire dei nostri funzionari, alcune dei quali vanno in pensione da V. Questore Aggiunto rispetto alla carriera dei colleghi prefettizi?
Certo oggi il problema è sopravvivere, la crisi economica si sta trasformando in crisi sociale… ma noi Uomini delle Istituzioni, dobbiamo avere fiducia, fare il nostro dovere fino in fondo e trasformare questo difficile momento in un’opportunità per i nostri colleghi, per i nostri giovani capaci e volenterosi.
Nel 2014 andranno in pensione i primi colleghi con il sistema contributivo (misto): gli abbiamo tolto il retributivo, non gli abbiamo dato la possibilità della Previdenza Complementare, che pure era prevista da una legge dello Stato; oggi questi colleghi vivono nell’incertezza del domani, non sanno l’ammontare della loro pensione: sarebbe giusto che i nostri governanti intervenissero con una norma di galleggiamento economico? Perché dobbiamo pagare per tutta la vita, sia in servizio che in pensione semplicemente perché tanti emolumenti (in atto sospesi) non fanno parte tecnicamente dello stipendio, ma sono inseriti nella voce accessorie?
Tutto ciò crea uno stato di malessere diffuso tra noi.
Premessa culturale indispensabile se vogliamo comprendere e interpretare il nostro ruolo di Sindacalista dei poliziotti e fare in modo che il collega faccia una scelta sindacale sui programmi messe in atto e sulle idee manifestate pubblicamente.
Veniamo ora allo scempio che si sta consumando in questi giorni nel nostro Comparto e parliamo dell'infame concorsone che massacrano le aspettative di progressione di carriera di tutte le classi di poliziotti entrati in servizio negli ultimi 20/25 anni.
La naturale ed auspicabile progressione di carriera dal basso, per il ruolo dei Sovrintendenti, è diventata un problema che ha messo a nudo l’incapacità organizzativa di chi, pur deputato a rendere concreta tale crescita professionale, ha operato o meglio sarebbe scrivere non ha operato per niente.
Il risultato di tale inerzia è l’enorme vacatio che è stata creata nel ruolo dei sovrintendenti di circa 7597 posti, che ha determinato l’orientamento di bandire entro il corrente anno un maxi-concorso per la copertura dei posti de quo.
Tali posti a concorso sono ripartiti secondo le vacanze organiche nelle singole annualità nell’arco temporale 2004 - 2012 compresi, in ossequio delle percentuali del 60% destinato esclusivamente agli Assistenti Capo (4599 posti) e 40% destinato al personale del ruolo Agenti e Assistenti con almeno 4 anni di servizio all’annualità di riferimento (2998 posti), (percentuali del 70% e 30% per il solo 2004).
Spieghiamo nel dettaglio: come tutti sapete il concorso per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente fin qui é stato basato su un sistema che contemplava criteri di valutazione basati su esami scritti e la valutazione di titoli. Ciò, da sempre, ha consentito a chiunque voleva e poteva impegnarsi di poter progredire in termini di carriera e di incarichi, tenendo conto delle professionalità acquisite. Per motivi svariati questi concorsi, che avrebbero dovuto avere cadenza annuale, a partire dal 2003 si sono di fatto paralizzati, generando la situazione attuale che vede un ammanco abominevole nel ruolo di circa 8000 unità. Come sempre accade in questi casi una mattina qualcuno si sveglia e decide che è tempo ci correre ai ripari. E' necessario sanare il vuoto al più presto, non oltre la fine del 2013. Nel frattempo si svolgono 2 concorsi basati sulle carenze di posti del 2002 e del 2003. Quindi i posti messi a concorso sono assolutamente insufficienti e inadeguati, parliamo, infatti, di circa 500 posti contro le quasi 8000 vacanze.
Questi concorsi tuttavia generano circa 7900 idonei. Inoltre, come più volte da NOI ricordato, diverse leggi, non ultimo il DPR sulla PA del 26 agosto 2013 impongono "procedure semplificate" e l'impossibilità di bandire nuovi concorsi se sussistono in corso di validità vecchie graduatorie aperte. Dunque 8000 posti da colmare, 8000 idonei, gente che comunque qualcosa ha studiato, si é impegnata, ha gareggiato e superato un concorso, in possesso di tutti i requisiti. Basterebbe fare 1 + 1.. invece no. L'Amministrazione, in barba ad ogni regola di buon senso e risparmio economico, ha deciso, di indire un maxi concorso per "soli titoli", in cui la sola anzianità avrebbe la posizione di predominanza, senza alcuna prova, scritta o orale, volta a testare il livello di preparazione e cultura generale dei candidati a concorso. Ma c'è di più.. e di peggio: non tutti possono partecipare, ma solo i più anziani in assoluto, e quindi i primi 16.000 nel ruolino degli oltre 55.000 agenti e assistenti del ruolo. Gente che, venendo promossa, in virtù di un meccanismo di avanzamento stipendiale ancorato al vecchio sistema pensionistico, paradossalmente, venendo promossi perderebbe qual cosina dallo stipendio, passando da uno stipendio apicale (anche se inferiore) ad un livello iniziale superiore.
Aggiungiamo la beffa, sono passati 2 anni da quando é stato bandito l'ultimo concorso (quello da cui scaturiscono i 7900 idonei) e ancora non hanno finito di valutare la posizione dei titoli degli idonei, come si pensa in pochi giorni di valutare i titoli di 45.000 aspiranti che, divisi in 10 annualità, genererebbero un totale di 450.000 posizioni da analizzare? Misteri.. dopo vedremo di svelare qualcosa
Bandire un nuovo concorso avrà un costo di circa 25.000.000,00 (venticinque milioni) di euro. Come si può tollerare una spesa, uno sperpero inutile come è possibile ciò se poi assistiamo quotidianamente a uomini dello Stato che vanno in servizio senza mezzi e spesso senza indumenti????
I POSTI SI POSSONO COLMARE SUBITO E A COSTO ZERO!! Basta SCORRERE LE GRADUATORIE.
C'è di più, in province come la nostra il numero degli idonei totali é inferiore al numero richiesto.
La Segreteria SIAP di Napoli, in un recente documento, fatto proprio dal SIAP NAZIONALE, ha fatto un’elencazione minuziosa di dati che chiunque li legga e li confronta con i continui concorsi banditi annualmente dalle altre forze di polizia non può che esclamare: incredibile! Ai “maghi” del ritardo e delle non decisioni il fato sembrava aver lanciato una scialuppa di salvataggio allorquando l’ordinamento giuridico si arricchiva di una norma primaria intesa ad assicurare la reale funzionalità della Polizia di Stato, consentendo il ricorso a procedure e modalità concorsuali semplificate per realizzare una rapida copertura delle rilevanti carenze di organico del ruolo dei sovrintendenti.
Tale assunto giuridico-normativo connesso alla limitazione nelle assunzioni della Polizia di Stato, confermava quanto da noi sostenuto e cioè un unico significato logico: lo scorrimento delle graduatorie!!!
E invece?
La 1° Commissione Parlamentare Affari Costituzionali esamina alcuni emendamenti che andavano nella direzione richieste dalla categoria e da NOI auspicate, li valuta positivamente ma la Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati li respinge tutti, tranne uno: L'emendamento alla legge di stabilità n° 1.3412. E' un emendamento molto forte, reca spiegazioni e tecnicismi, i parlamentari del PD, sostenitore del concorsone, non riescono a bocciarlo, troppo ben strutturato l'emendamento.!!!!!
Perché la Commissione Bilancio e gli Onorevoli Deputati che la componevano non accoglievano le richieste di un’intera categoria?
A tarda notte il colpo di scena: la Commissione sentenziava che l'emendamento Sovrintendenti di Polizia veniva "respinto per l'aula". In altri termini ciò significava che era posto per il voto della Camera.
E’ lecito pensare che fosse stato mandato nelle sabbie mobili?
Ci chiediamo come mai?


Per capire meglio seguiamo l’intervento (riportiamo solo uno stralcio) del Deputato DALILA NESCI (gruppo del MoVimento 5 Stelle. Chi vuole può leggere per intero l’intervento collegandosi http://www.dalilanesci.it/?p=1024)

“……….. nel ruolo dei sovrintendenti della Polizia di Stato, c’è un vuoto di organico di circa ottomila persone. Si tratta di ufficiali di polizia giudiziaria indispensabili per il contrasto dell'illegalità e della criminalità. E per coprire questi ottomila posti vacanti nel ruolo di sovrintendente, il Ministero dell'interno cosa fa? Ha predisposto un maxi concorso al quale parteciperanno circa 50 mila candidati. E l'apposita commissione dovrà valutare più o meno 450 mila posizioni. Il Consiglio di Stato ha già espresso forti perplessità sulla speditezza della procedura. Ancora, l'ultima graduatoria di 7.828 idonei ha richiesto ben quattordici mesi per la valutazione dei soli titoli. Secondo un'agevole stima servirebbero cinque anni per completare l'esame delle 450 mila posizioni del maxiconcorso. Capiamo subito, quindi, che questo concorsone non servirà a coprire velocemente i posti vacanti, anzi nel giro di qualche anno produrrà un nuovo buco di organico per anzianità dei collocati. Ancora, il concorso farà spendere allo Stato e, dunque, ai contribuenti, a noi cittadini, circa 24 milioni di euro, cifra che il Ministero dell'interno non ha mai smentito, neppure in sede di interpellanza. Proprio adesso che si chiedono enormi sacrifici agli italiani, il Governo e il Parlamento stanno legittimando questo spreco. Il Partito Democratico, come direbbe Gaber, ha mantenuto una schifosa ambiguità.
Alla fine ha ceduto a pressioni del SIULP e del SAP, evidentemente interessati al concorsone. In particolare, i colleghi deputati del PD Fiano e Rosato hanno assicurato per giorni il sostegno all'emendamento sulle graduatorie perché ne condividevano il contenuto, poi, però, si sono piegati quando hanno ricevuto precise richieste dall'alto.
C'era un rimedio, c’è ancora un rimedio per ridare dignità a questi sovrintendenti ed è molto semplice. È il nostro emendamento, basta votarlo. Prevede che il Ministero dell'interno sia autorizzato a procedere con scorrimento delle graduatorie valide. Tra l'altro, poiché il nostro emendamento – badate bene – non contempla un obbligo giuridico in capo al Ministero dell'interno, esso può costituire un valido appiglio proprio per la copertura dei posti vacanti. Ebbene, qui si è perduto il senso delle cose, si è perduta la responsabilità e la coscienza…. ”.


Cosa rispondono il SIULP ed il SAP chiamati in causa?






Felice ROMANO Segretario Generale del SIULP, e Nicola Tanzi Segretario Generale del SAP, in una nota nella quale, commentando l’intervento dell’Onorevole Nesci svolto ieri in aula alla Camera sullo scorrimento delle graduatorie per il concorso da Vice Sovrintendente, danno notizia che “denunceranno la predetta Onorevole per le frasi diffamatorie relative alle sue affermazioni circa le presunti pressioni esercitate da SIULP e SAP nei confronti degli onorevoli Fiano e Rosato del PD per far esprimere loro un voto contrario all’emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle circa lo scorrimento della graduatoria del citato concorso.
Affermare che il maxi concorso l’hanno voluto SIULP e SAP e che gli stessi abbiano esercitato pressioni sui parlamentari del PD, oltre ad essere falso, offende, diffamandola, la nostra dignità di onesti e leali servitori dello Stato.
Il maxi concorso, per il quale il Consiglio di Stato ha dato l’ok affinché fosse bandito, anche perché comporta un risparmio di circa 10 milioni di euro, a differenza da quanto affermato in modo infondato dall’Onorevole Nesci, è stato voluto dal Dipartimento della P.S. quale strumento per colmare, nel giro di tre, quattro anni al massimo, i vuoti di organico presenti nel ruolo dei Sovrintendenti, proprio per dare maggiore impulso alla lotta alla criminalità.
SIULP e SAP, come tutti gli altri sindacati, pur non ritenendo questa procedura sicuramente una risposta esaustiva per azzerare i ritardi nel concorso, l’hanno considerato comunque un rimedio straordinario al grave ritardo che si è accumulato grazie all’attuale procedura.
Ecco perché affermare che SIULP e SAP abbiano voluto questo concorso è infondato e offensivo all’integrità dell’azione del sindacato.
Il maxi concorso, che salvaguarda l’annualità della decorrenza della promozione, evitando così gravissimi danni all’avanzamento in carriera dei poliziotti, come avveniva in passato e sino al 2000, ha modificato –riducendoli drasticamente – anche i titoli utili alla valutazione, proprio per evitare – come successo anche con l’ultimo concorso appena concluso – che il lavoro di valutazione durasse anni e anni”.
A questo punto, fuori dalla vicenda polemica che intercorre tra l'On. NESCI e i due sindacati, una cosa é palesemente evidente, e per loro stessa ammissione: SIULP E SAP ritengono il CONCORSONE L'UNICA VIA PERCORRIBILE.
A tutti i sostenitori del concorsone, anche se fosse voluto dal Dipartimento rispondiamo: allora il SINDACATO che ci sta a fare???
Il SIAP non si tira indietro: Continueremo la battaglia in tutte le sedi possibili.
Noi abbiamo speso e spenderemo ancora e ancora ogni possibile energia per bloccare questa ennesima bestialità, tuttavia abbiamo il dovere di dedicare un pensiero anche a coloro che sono iscritti a quelle sigle sindacali che per mesi e mesi hanno teorizzato e sostenuto il "concorsone": oggi questi sono stati inconsapevoli complici, con la loro adesione, dello sfacelo che é avvenuto. Qualcuno se ne sta andando in giro a cercare presunte responsabilità in altre OO.SS. Oggi anche questi miserrimi sono vittime di questa assurda vicenda e, come colpiti da contrappasso dantesco, cercano di espiare i loro sensi di colpa tentando di coinvolgere tutti in questa turpe vicenda: Beh non siamo della stessa pasta! Le nostre idee sono sempre state pubbliche e chiare. Abbiamo giocato la partita (e continuiamo a giocarla) con le armi che abbiamo mettendoci cuore e anima, INVITIAMO TUTTI A SCORRERE IL NOSTRO SITO E QUELLO DELLE ALTRE OO.SS., potremmo chiamare a testimoniare quadri sindacali di altre organizzazioni sindacali che in questi giorni hanno avuto NOI del SIAP come unico riferimento, tra i sindacati rappresentativi, nel tentativo di scorrere la graduatoria. CONTRO LO SCORRIMENTO, SEMPRE E COMUNQUE, lo ha detto anche il nostro Segretario Nazionale di riferimento, passando da Palermo.Si assumano altri le responsabilità di ciò che é accaduto, mentre i loro sindacati se ne assumeranno i meriti… ci dispiace per loro, ma sanno benissimo che fare se vogliono vivere con coerenza le loro idee. Iscrivetevi al SIAP, dateci sostegno, fiducia e se condividete le nostre battaglie scegliete chi ha fatto e farà. Lottiamo ancora, insieme.. come sempre.. siamo il SIAP..
Palermo 18/12/2013

La Segreteria Provinciale SIAP
Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel./fax 091/6569773