mercoledì 18 febbraio 2009

Pacchetto Sicurezza??!?!?


Nel Paese delle mille leggi e leggine, delle mille proroghe e delle decretazioni d’urgenza, nel Paese delle emergenze – da quella rifiuti a quella maltempo passando per quella sanitaria – si continua a sottovalutare la vera criticità: quella sicurezza, con tutte le sue innumerevoli sfaccettature.
Oggi è la volta dell’emergenza Lampedusa, dove già da ieri un gruppo di circa 300 nordafricani aveva cominciato lo sciopero della fame contro il rimpatrio di un centinaio di loro connazionali.
Profeti inascoltati noi del S.I.A.P. per tutte le volte cha abbiamo denunciato la oggettiva pericolosità di centinaia di immigrati stipati nei Cei come oggi sono appellati; una pratica sconfessata da tutte le teorie sociologiche e politiche ma che il Governo continua a praticare. In tutte le sedi competenti e nei tempi al sindacato concessi, il S.I.A.P. ha condannato e ontestato la regola di far permanere così a lungo nello stesso luogo gli immigrati clandestini; appena l’estate scorsa siamo riusciti ad ottenere l’abbassamento della permanenza prima dell’espatrio da 18 a 6 mesi. Ma oggettivamente è sempre un tempo lungo troppo lungo; animi esacerbati dalle precarie condizioni e dalla convivenza forzata, dall’appartenenza ad etnie a volte rivali sono l’inevitabile preludio allo scontro ed alla violenza.
La buona volontà, lo spirito di sacrificio e la disponibilità dei sempre pochi poliziotti preposti al
controllo ed alla vigilanza degli ospiti del centro di Lampedusa non è certamente sufficiente;
oggi a Lampedusa c’è lo scontro fisico, le fiamme ed i feriti.
Abbiamo paura che l’ennesima emergenza si trasformi in una tragedia; non vogliamo che ciò
accada sulla pelle dei nostri colleghi, non vogliamo che le politiche del Governo in questa materia
così delicata trasformi gli uomini e le donne della Polizia di Stato nelle vittime sacrificali di
un acclarato vuoto legislativo, finanziario ed organizzativo.
Il S.I.A.P. ha da tempo invocato in tutte le sedi competenti, la creazione di una task force ad
hoc per fronteggiare la gravissima situazione di Lampedusa e di tutti gli altri Centri adibiti all’-
accoglienza ed all’identificazione degli immigrati clandestini, certi che tale modello organizzativo
consentirebbe di restituire alle Questure ed i Reparti siciliani, in particolare la provincia di
Agrigento, gli uomini e le donne distolti dai servizi di contrasto alla criminalità per far fronte all’emergenza immigrazione dell’isola di Lampedusa.
Roma, 18 febbraio 2009
Il nostro affetto ed i nostri pensieri vanno a Vincenzo ed a tutti i colleghi impegnati in servizio in queste ore che, pur feriti, pur vituperati, pur inascoltati, ma... sempre e comunque POLIZIOTTI, onorando la divisa a scapito della loro stessa vita, servono sempre con dignità onore e spirito di sacrificio la loro Patria che in questi giorni bui purtroppo sembra dimenticarsi di loro, talvolta arrivando a sollevare dubbi sulla stessa legittimità della Polizia ad esistere!!
Palermo, 18 febbraio 2009

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho l'impresione che questo sia l'ennesimo tentativo, e non tanto strisciante, di creare il caso per poter dare sfogo a tutti quelli che nel governo, e sono tanti, sono animati da uno spirito razzista. i clandestini, bruciano, rompono, creano problemi? bene che si usi la forza e ogni altro mezzo per bastonarli...ricordate la teoria Kossiga per gli studenti che protestavano, giustamente, con il ministro gelmini. siamo un paese alla deriva e al delirio genrale,proposte di ronde per farsi giustizia da soli, dal sapore del triste ventennio, un premier che evita di farsi processare mentre il suo corrotto viene condannato, i padroni di confindustria che chiedono sempre meno tasse e più aiuti pubblici e scaricare su tutti le loro malefatte. all'apparenza ci sarebbero tutte le condizioni per un fronte nazionale di liberazione ed invece anche i sardi cedono allo champagne berlusconiano e al bilioner....
roberto

Anonimo ha detto...

grazie per il pensiero..
Vincenzo