venerdì 8 agosto 2008

MILITARIA SUNT SERVANDA...


I bersaglieri presidiano le città, le ronde militari sorvegliano la sicurezza pubblica.
Proviamo a chiudere gli occhi, immaginiamo di non sapere nulla e di svegliarci da un sonno lunghissimo e leggere i titoli dei quotidiani di questi giorni. La prima, immediata cosa che ci verrebbe in mente sarebbe quella di pensare ad una guerra o ad un colpo di stato militare.
Invece no, è solo la militarizzazione delle nostre città, in fondo 7 (sette) forze di polizia non sono sufficienti a far fronte al crimine e pertanto invece di rafforzarle, magari dotandole di strumenti efficaci e tecnologicamente avanzati, o adeguando gli organici, si trova la “geniale” idea di impiegare le forze armate, come fossimo in Cile ai tempi di Pinochet. Ma siamo in Italia ai tempi di Berlusconi…… o forse non ci sono differenze???
Sono incominciate cosi' molte dittature e molte guerre perfino. Certo non solo con la militarizzazione ma insieme a decine di altri provvedimenti tipici, come l'autoattribuzione di poteri speciali da parte del governo (tipo le immunita'), messaggi di panico alla nazione (tipo allarme economia, allarme immigrazione, allarme sicurezza, ecc.), la diffusione di messaggi discriminatori (contro i rom, gli islamici, i meridionali, ecc.), con la promozione di stati di emergenza, con la riduzione dei servizi ai cittadini (che alimentano il malessere), con l'appropriazione dei canali mediatici, e cosi' via.
Il caso piu' vicino a noi e' la ex-Jugoslavia. E' iniziato tutto a fine anni '80, esattamente cosi'.
La cosa interessante o sconvolgente a secondo dei punti di vista? Che tutti allora minimizzavano "una guerra civile, ai giorni nostri, in un Paese da 40 anni in pace?
Impossibile"
Enrico

1 commento:

vicius ha detto...

Grande Enricoooooooo.....;)