martedì 8 luglio 2008

ALLARME ROSSO


A seguito delle note vicende inerenti i provvedimenti contenuti nel Decreto legge 112 emanato dal Governo, ad opera del ministro Brunetta, che sembra anteporre sempre e comunque gli scopi del Governo ai reali interessi di milioni di lavoratori, nel settore della Pubblica Sicurezza è scattato il c. d. Allarme Rosso...



SICUREZZA: ALLARME ROSSO

DOCUMENTO CONGIUNTO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLE FORZE DI POLIZIA



Il recente Decreto Legge nr. 112 emanato dal Governo il 25 giugno scorso riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, costringe le organizzazioni sindacali delle forze di polizia a lanciare l’allarme sullo stato della sicurezza del Paese.
Con il provvedimento legislativo in discussione, infatti, sono state assunte decisioni che pongono a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di tutela per i cittadini.
Sono stati previsti per il prossimo triennio tagli per oltre un miliardo di euro al capitolo di bilancio del Ministero dell’Interno impedendo l’acquisto di autovetture, mezzi, strumenti utili per garantire la sicurezza dei cittadini. E’ stata altresì prevista la riduzione netta nel triennio dell’organico per la sola Polizia di Stato, dovuta al mancato turn over, di circa 7.000 unità, ed alla stessa maniera il taglio dell’organico riguarda indistintamente tutte le forze dell’ordine, ed un’ ulteriore riduzione del 10 % del capitolo di spesa per lavoro straordinario. Infine registriamo l’assenza di stanziamenti per l’edilizia penitenziaria ed il taglio dei fondi attualmente previsti per la manutenzione degli istituti di pena.
Questi interventi produrranno inevitabilmente una riduzione dei servizi e della capacità operativa e d’intervento sul territorio delle forze dell’ordine, con conseguente riduzione dei livelli e della capacità di risposta alle richieste continue di sicurezza da parte dei cittadini.
Per un verso si tagliano le risorse per le forze di polizia a competenza generale e nazionale e contestualmente si annunciano iniziative legislative tendenti a modificare sensibilmente gli attuali assetti istituzionali ed i livelli funzionali e di responsabilità in materia di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Si tenderebbe, in sostanza a far passare il taglio delle risorse agli apparati preposti alla sicurezza solo come un risparmio di spesa, quando, invece, potrebbe nascondere una diversa collocazione della stessa a livello territoriale e/o verso soggetti privati a cui eventualmente demandare alcuni servizi che richiedono una professionalità specifica.
Se ciò fosse confermato, non potrebbe che destare particolare preoccupazione per il metodo utilizzato e per i rischi connessi ad una disomogeneità organizzativa che renderebbe vulnerabile tutto il sistema sicurezza del Paese.
In questa situazione, il taglio ai bilanci relativi alle forze di polizia, provocherebbe un collasso funzionale dei diversi sistemi operativi, ed il Governo dimostrerebbe concretamente di voler procedere nella direzione opposta rispetto al raggiungimento dell’obbiettivo dichiarato in campagna elettorale di collocare la sicurezza in cima alle priorità della propria azione, quale indispensabile premessa della possibilità di sviluppo di questo Paese.
Respingiamo, altresì, ogni tentativo contenuto nella manovra finanziaria di disconoscere l’impegno ed il sacrificio delle forze di polizia offerto ogni giorno per la tutela dei cittadini, attraverso previsioni che vorrebbero, ad esempio, togliere fondamentali riconoscimenti specifici a operatori che svolgono funzioni strutturalmente rischiose rispetto alla incolumità personale.
In questo contesto riteniamo, invece, essenziale: il riconoscimento reale per legge della “specificità” degli appartenenti alle forze dell’ordine; un idoneo stanziamento di risorse per l’ammodernamento dell’apparato per renderlo più efficiente ed efficace anche attraverso investimenti per la formazione ed una riforma ordinamentale del personale; la copertura totale del turn over nelle forze di polizia; la detassazione della retribuzione accessoria che possa incentivare le attività di controllo del territorio.
Per le ragioni esposte proclamiamo lo stato di agitazione della categoria e se, entro tempi brevissimi, non giungessero risposte positive di merito, saranno organizzate specifiche iniziative di protesta.
Roma, 02 luglio 2008

ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLE FORZE DI POLIZIA

POLIZIA DI STATO
SIAP
ANFP – SIULP – SAP - SILP PER LA CGIL - CONSAP ANIP ITALIA SICURA – FSP UGL – COISP - UIL PS

POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE - CGIL FP – CISL FP – SINAPPE

CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF - CGIL FP - CISL FP - UIL PA - UGL - FESIFO

Nessun commento: