ACCESSO
ALLA QUALIFICA INIZIALE DEL RUOLO DEI SOVRINTENDENTI DELLA POLIZIA DI
STATO:
“CONCORSONE”
O SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE: QUESTO IL DILEMMA!
SIULP
e SAP minacciano querela
Colleghi,
L’ultima legge di
riforma vera della Polizia di Stato fu la legge 121/81. Tante le
novità: la smilitarizzazione, le donne, il sindacato, gli ispettori
(il fiore all’occhiello)… l’impalcatura del ruolo dei Questori
e dei Prefetti… I funzionari e gli ufficiali stentavano ad
amalgamarsi, ma si respirava un’aria nuova, di aspettativa, di
modernità, l’Italia sembrava fortemente proiettata nella modernità
democratica, in un cammino che sembrava oramai inarrestabile.
Sono passati più di
trent’anni e ci siamo accontentai dell’impalcatura dell’Ordine
e della Sicurezza Pubblica, senza avere il coraggio di ammettere che
già da tempo occorreva intervenire energicamente, per cogliere tutte
le opportunità che i progressi tecnologici e scientifici nel
frattempo ci offrivano.
Di pari passo le
aspettative di progressione dei poliziotti venivano disattese: quale
meritocrazia, quale valorizzazione delle risorse interne…., delle
capacità dei giovani, alimentare le loro speranze e le loro
illusioni. Il sogno spezzato: entrare da Agente ed aspirare a
diventare il Capo della Polizia!!!
Invece si è preferito
schiacciare, contenere, gerarchizzare, creare nuove qualifiche per
poi abolirle, insomma un nuovo gioco dell’oca. Dopo più di
trent’anni non si capisce perché coesistono due ruoli di
sottufficiali (Ispettori e Sovrintendenti) perché è stato approvato
un ruolo speciale ( ancora oggi vuoto) e il significato del ruolo
Assistenti. Vi chiediamo c’è bisogno di rivedere qualcosa? Come
mai anche i colleghi dipendenti dalla Prefettura (stesso Ministero
hanno proceduto ad inquadramenti di carriera creando spesso
sperequazioni di funzioni?) E che dire dei nostri funzionari, alcune
dei quali vanno in pensione da V. Questore Aggiunto rispetto alla
carriera dei colleghi prefettizi?
Certo oggi il problema è
sopravvivere, la crisi economica si sta trasformando in crisi
sociale… ma noi Uomini delle Istituzioni, dobbiamo avere fiducia,
fare il nostro dovere fino in fondo e trasformare questo difficile
momento in un’opportunità per i nostri colleghi, per i nostri
giovani capaci e volenterosi.
Nel 2014 andranno in
pensione i primi colleghi con il sistema contributivo (misto): gli
abbiamo tolto il retributivo, non gli abbiamo dato la possibilità
della Previdenza Complementare, che pure era prevista da una legge
dello Stato; oggi questi colleghi vivono nell’incertezza del
domani, non sanno l’ammontare della loro pensione: sarebbe giusto
che i nostri governanti intervenissero con una norma di
galleggiamento economico? Perché dobbiamo pagare per tutta la vita,
sia in servizio che in pensione semplicemente perché tanti
emolumenti (in atto sospesi) non fanno parte tecnicamente dello
stipendio, ma sono inseriti nella voce accessorie?
Tutto ciò crea uno stato di malessere
diffuso tra noi.
Premessa culturale
indispensabile se vogliamo comprendere e interpretare il nostro ruolo
di Sindacalista dei poliziotti e fare in modo che il collega faccia
una scelta sindacale sui programmi messe in atto e sulle idee
manifestate pubblicamente.
Veniamo
ora allo scempio che si sta consumando in questi giorni nel nostro
Comparto e parliamo dell'infame concorsone che massacrano le
aspettative di progressione di carriera di tutte le classi di
poliziotti entrati in servizio negli ultimi 20/25 anni.
La
naturale ed auspicabile progressione
di carriera dal basso, per il ruolo dei Sovrintendenti,
è diventata un problema che ha messo a nudo l’incapacità
organizzativa di chi, pur deputato a rendere concreta tale crescita
professionale, ha operato o meglio sarebbe scrivere non ha operato
per niente.
Il
risultato di tale inerzia è l’enorme vacatio
che è stata creata nel ruolo dei sovrintendenti di circa 7597 posti,
che ha determinato l’orientamento di bandire entro il corrente
anno un maxi-concorso per la copertura dei posti de quo.
Tali
posti a concorso sono ripartiti secondo le vacanze organiche nelle
singole annualità nell’arco temporale 2004 - 2012 compresi, in
ossequio delle percentuali del 60% destinato esclusivamente agli
Assistenti Capo (4599 posti) e 40% destinato al personale del ruolo
Agenti e Assistenti con almeno 4 anni di servizio all’annualità di
riferimento (2998 posti), (percentuali del 70% e 30% per il solo
2004).
Spieghiamo
nel dettaglio: come tutti sapete il
concorso per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente fin qui
é stato basato su un sistema che contemplava criteri di valutazione
basati su esami scritti e la valutazione di titoli. Ciò, da sempre,
ha consentito a chiunque voleva e poteva impegnarsi di poter
progredire in termini di carriera e di incarichi, tenendo conto delle
professionalità acquisite. Per motivi svariati questi concorsi, che
avrebbero dovuto avere cadenza annuale, a partire dal 2003 si sono di
fatto paralizzati, generando la situazione attuale che vede un
ammanco abominevole nel ruolo di circa 8000 unità. Come sempre
accade in questi casi una mattina qualcuno si sveglia e decide che è
tempo ci correre ai ripari. E' necessario sanare il vuoto al più
presto, non oltre la fine del 2013. Nel frattempo si svolgono 2
concorsi basati sulle carenze di posti del 2002 e del 2003. Quindi i
posti messi a concorso sono assolutamente insufficienti e inadeguati,
parliamo, infatti, di circa 500 posti contro le quasi 8000 vacanze.
Questi
concorsi tuttavia generano circa 7900 idonei. Inoltre, come più
volte da NOI ricordato, diverse leggi, non ultimo il DPR sulla PA del
26 agosto 2013 impongono "procedure semplificate" e
l'impossibilità di bandire nuovi concorsi se sussistono in corso di
validità vecchie graduatorie aperte. Dunque 8000 posti da colmare,
8000 idonei, gente che comunque qualcosa ha studiato, si é
impegnata, ha gareggiato e superato un concorso, in possesso di tutti
i requisiti. Basterebbe fare 1 + 1.. invece no. L'Amministrazione, in
barba ad ogni regola di buon senso e risparmio economico, ha deciso,
di indire un maxi concorso per "soli titoli", in cui la
sola anzianità avrebbe la posizione di predominanza, senza alcuna
prova, scritta o orale, volta a testare il livello di preparazione e
cultura generale dei candidati a concorso. Ma c'è di più.. e di
peggio: non tutti possono partecipare, ma solo i più anziani in
assoluto, e quindi i primi 16.000 nel ruolino degli oltre 55.000
agenti e assistenti del ruolo. Gente che, venendo promossa, in virtù
di un meccanismo di avanzamento stipendiale ancorato al vecchio
sistema pensionistico, paradossalmente, venendo promossi perderebbe
qual cosina dallo stipendio, passando da uno stipendio apicale (anche
se inferiore) ad un livello iniziale superiore.
Aggiungiamo
la beffa, sono passati 2 anni da quando é stato bandito l'ultimo
concorso (quello da cui scaturiscono i 7900 idonei) e ancora non
hanno finito di valutare la posizione dei titoli degli idonei, come
si pensa in pochi giorni di valutare i titoli di 45.000 aspiranti
che, divisi in 10 annualità, genererebbero un totale di 450.000
posizioni da analizzare? Misteri.. dopo vedremo
di svelare qualcosa…
Bandire
un nuovo concorso avrà un costo di circa 25.000.000,00 (venticinque
milioni) di euro. Come si può tollerare una spesa, uno sperpero
inutile come è possibile ciò se poi assistiamo quotidianamente a
uomini dello Stato che vanno in servizio senza mezzi e spesso senza
indumenti????
I
POSTI SI POSSONO COLMARE SUBITO E A COSTO ZERO!! Basta SCORRERE LE
GRADUATORIE.
C'è
di più, in province come la nostra il numero degli idonei totali é
inferiore al numero richiesto.
La
Segreteria SIAP di Napoli, in un recente documento, fatto proprio dal
SIAP NAZIONALE, ha fatto
un’elencazione minuziosa di dati
che chiunque li legga e li confronta con i continui concorsi banditi
annualmente dalle altre forze di polizia non può che esclamare:
incredibile! Ai “maghi” del ritardo e delle non decisioni il fato
sembrava aver lanciato una scialuppa di salvataggio allorquando
l’ordinamento giuridico si arricchiva di una norma primaria intesa
ad assicurare la reale funzionalità della Polizia di Stato,
consentendo il ricorso a procedure e modalità concorsuali
semplificate per realizzare una rapida copertura delle rilevanti
carenze di organico del ruolo dei sovrintendenti.
Tale
assunto giuridico-normativo connesso alla limitazione nelle
assunzioni della Polizia di Stato, confermava
quanto da noi sostenuto e cioè un unico significato logico: lo
scorrimento delle graduatorie!!!
E
invece?
La
1° Commissione Parlamentare Affari Costituzionali esamina alcuni
emendamenti che andavano nella direzione richieste dalla categoria e
da NOI auspicate, li valuta positivamente ma la Commissione Bilancio
alla Camera dei Deputati li respinge tutti, tranne uno: L'emendamento
alla legge di stabilità n° 1.3412. E'
un emendamento molto forte, reca spiegazioni e tecnicismi, i
parlamentari del PD,
sostenitore del concorsone, non riescono a bocciarlo, troppo ben
strutturato l'emendamento.!!!!!
Perché
la Commissione Bilancio e gli Onorevoli Deputati che la componevano
non accoglievano le richieste di un’intera categoria?
A
tarda notte il colpo di scena: la Commissione sentenziava che
l'emendamento Sovrintendenti di Polizia
veniva "respinto per l'aula".
In altri termini ciò significava che era posto per
il voto della Camera.
E’
lecito pensare che fosse stato mandato nelle sabbie mobili?
Ci
chiediamo come mai?
Per
capire meglio seguiamo l’intervento (riportiamo solo uno stralcio)
del Deputato DALILA NESCI (gruppo del MoVimento 5 Stelle. Chi
vuole può leggere per intero l’intervento collegandosi
http://www.dalilanesci.it/?p=1024)
“………..
nel ruolo dei sovrintendenti della
Polizia di Stato, c’è un vuoto di organico di circa ottomila
persone. Si tratta di ufficiali di polizia giudiziaria indispensabili
per il contrasto dell'illegalità e della criminalità. E per coprire
questi ottomila posti vacanti nel ruolo di sovrintendente, il
Ministero dell'interno cosa fa ?
Ha predisposto un maxi concorso al quale parteciperanno circa 50 mila
candidati. E l'apposita commissione dovrà valutare più o meno 450
mila posizioni. Il Consiglio di Stato ha già espresso forti
perplessità sulla speditezza della procedura. Ancora, l'ultima
graduatoria di 7.828 idonei ha richiesto ben quattordici mesi per la
valutazione dei soli titoli. Secondo un'agevole stima servirebbero
cinque anni per completare l'esame delle 450 mila posizioni del
maxiconcorso. Capiamo subito, quindi, che questo concorsone non
servirà a coprire velocemente i posti vacanti, anzi nel giro di
qualche anno produrrà un nuovo buco di organico per anzianità dei
collocati. Ancora, il concorso farà spendere allo Stato e, dunque,
ai contribuenti, a noi cittadini, circa 24 milioni di euro, cifra che
il Ministero dell'interno non ha mai smentito, neppure in sede di
interpellanza. Proprio adesso che si chiedono enormi sacrifici agli
italiani, il Governo e il Parlamento stanno legittimando questo
spreco. Il Partito Democratico, come direbbe Gaber, ha mantenuto una
schifosa ambiguità.
Alla
fine ha ceduto a pressioni del SIULP e del SAP, evidentemente
interessati al concorsone. In
particolare, i colleghi deputati del PD Fiano e Rosato hanno
assicurato per giorni il sostegno all'emendamento sulle graduatorie
perché ne condividevano il contenuto, poi, però, si sono piegati
quando hanno ricevuto precise richieste dall'alto.
C'era
un rimedio, c’è ancora un rimedio per ridare dignità a questi
sovrintendenti ed è molto semplice. È il nostro emendamento, basta
votarlo. Prevede che il Ministero dell'interno sia autorizzato a
procedere con scorrimento delle graduatorie valide. Tra l'altro,
poiché il nostro emendamento – badate bene – non contempla un
obbligo giuridico in capo al Ministero dell'interno, esso può
costituire un valido appiglio proprio per la copertura dei posti
vacanti. Ebbene, qui si è perduto il senso delle cose, si è perduta
la responsabilità e la coscienza…. ”.
Cosa
rispondono il SIULP ed il SAP chiamati in causa?
Felice
ROMANO Segretario Generale del SIULP, e Nicola Tanzi Segretario
Generale del SAP, in una nota nella quale, commentando l’intervento
dell’Onorevole Nesci svolto ieri in aula alla Camera sullo
scorrimento delle graduatorie per il concorso da Vice Sovrintendente,
danno notizia che
“denunceranno la predetta Onorevole per le frasi diffamatorie
relative alle sue affermazioni circa le presunti pressioni esercitate
da SIULP e SAP nei confronti degli onorevoli Fiano e Rosato del PD
per far esprimere loro un voto contrario all’emendamento
presentato dal Movimento Cinque Stelle circa lo scorrimento della
graduatoria del citato concorso.
Affermare
che il maxi concorso l’hanno voluto SIULP e SAP e che gli stessi
abbiano esercitato pressioni sui parlamentari del PD, oltre ad essere
falso, offende, diffamandola, la nostra dignità di onesti e leali
servitori dello Stato.
Il
maxi concorso, per il quale il Consiglio di Stato ha dato l’ok
affinché fosse bandito, anche perché comporta un risparmio di circa
10 milioni di euro, a differenza da quanto affermato in modo
infondato dall’Onorevole Nesci, è
stato voluto dal Dipartimento della P.S.
quale strumento per colmare,
nel giro di tre, quattro anni al massimo, i vuoti di organico
presenti nel ruolo dei Sovrintendenti,
proprio per dare maggiore impulso alla lotta alla criminalità.
SIULP
e SAP, come tutti gli altri sindacati, pur non ritenendo questa
procedura sicuramente una risposta esaustiva per azzerare i ritardi
nel concorso, l’hanno considerato comunque un rimedio straordinario
al grave ritardo che si è accumulato grazie all’attuale procedura.
Ecco
perché affermare che SIULP e SAP abbiano voluto questo concorso è
infondato e offensivo all’integrità dell’azione del sindacato.
Il
maxi concorso, che salvaguarda l’annualità della decorrenza della
promozione, evitando così gravissimi danni all’avanzamento in
carriera dei poliziotti, come avveniva in passato e sino al 2000, ha
modificato –riducendoli drasticamente – anche i titoli utili alla
valutazione, proprio per evitare – come successo anche con l’ultimo
concorso appena concluso – che il lavoro di valutazione durasse
anni e anni”.
A
questo punto, fuori dalla vicenda polemica che intercorre tra l'On.
NESCI e i due sindacati, una cosa é palesemente evidente, e per loro
stessa ammissione: SIULP E SAP ritengono il CONCORSONE L'UNICA VIA
PERCORRIBILE.
A
tutti i sostenitori del concorsone, anche se fosse voluto dal
Dipartimento rispondiamo: allora il SINDACATO che ci sta a fare???
Il
SIAP non si tira indietro: Continueremo
la battaglia in tutte le sedi possibili.
Noi
abbiamo
speso e spenderemo ancora e ancora ogni possibile energia per
bloccare questa ennesima bestialità,
tuttavia abbiamo il dovere di dedicare un pensiero anche a coloro che
sono iscritti a quelle sigle sindacali che per mesi e mesi hanno
teorizzato e sostenuto il "concorsone": oggi questi sono
stati inconsapevoli complici, con la loro adesione, dello sfacelo che
é avvenuto. Qualcuno se ne sta andando in giro a cercare presunte
responsabilità in altre OO.SS. Oggi anche questi miserrimi sono
vittime di questa assurda vicenda e, come colpiti da contrappasso
dantesco, cercano di espiare i loro sensi di colpa tentando di
coinvolgere tutti in questa turpe vicenda: Beh non siamo della stessa
pasta! Le nostre idee sono sempre
state pubbliche e chiare. Abbiamo
giocato la partita (e continuiamo a giocarla) con le armi che abbiamo
mettendoci cuore e anima, INVITIAMO
TUTTI A SCORRERE IL NOSTRO SITO E QUELLO DELLE ALTRE OO.SS., potremmo
chiamare a testimoniare quadri sindacali di altre organizzazioni
sindacali che in questi giorni hanno avuto NOI del SIAP come unico
riferimento, tra i sindacati rappresentativi, nel tentativo di
scorrere la graduatoria. CONTRO LO SCORRIMENTO, SEMPRE E COMUNQUE, lo
ha detto anche il nostro Segretario Nazionale di riferimento,
passando da Palermo.Si assumano
altri le responsabilità di ciò che é accaduto, mentre i loro
sindacati se ne assumeranno i meriti… ci dispiace per loro, ma
sanno benissimo che fare se vogliono vivere con coerenza le loro
idee. Iscrivetevi al SIAP, dateci sostegno, fiducia e se condividete
le nostre battaglie scegliete chi ha fatto e farà. Lottiamo ancora,
insieme.. come sempre.. siamo il SIAP..
Palermo
18/12/2013
La
Segreteria Provinciale SIAP
Segreteria Provinciale SIAP Palermo, tel./fax
091/6569773
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